ANNO - MDCXCI. 73 ancor io felice Passa vi dò fede di Dio, et Turchesca, attrovate due, o tré persone d’intelligenza, quali senza alcun pericolo venirano qui, et ritornarano costì, acciò vi siano date tutte le Case, e Terre in essecutione de commandi del felice Gransignore e del Vesir, espressi nel detto Emer per dover scrivervi in questa forma ; non credete però che vi scriverò un’ altra volta, onde elleggete in quel modo, che sarà di maggior vostro vantaggio, doppo acciò non perdete le vostre Case e Terre, et la medesima fede, ad ogni uno di Nisc sino Comoran, perchè il Paese tutto da colà s’è rassegnato al felice Visir in Belgrado, et la presente doverete rescrivermi per saper la vostra intentione. (Provveditore Estraordinario a Cattaro, f. 5). 1691, gennajo 3. Cattaro — Il Provveditore Straordinario al Senato. In questi contorni poi porge gelosia il Passà d’Herzegovina a Drobgniaci, et all’ importante posto di Grahovo, che resta minacciato da esso, mentre và raccogliendo le genti tutte di quella Provintia, et unendole ad’ un staccamento di quelle della Bosna, che s’attrova con esso a Nevessigne ; e, benché giudichi alcuno ch’altrove mirino i pensieri Nemici, ciò non ostante stimai per ogni buon fine riflettere alla vicinanza sua, municionare quei Popoli, e rinforzare quel Posto con la spedittione de diversi Haiduci di Risano, alla testa de’ quali destinai in mancanza del Gov.r di quel Posto Rizzo, che con soldati di nuova leva Oltramarina si porta all’ ubbidienza dell’ Ecc.mo Signor Provveditore Generale, il Capitanio di questo Contado Gerolamo Buchia per miglior Direttione anche di quei Paesani, non permettendomi nè il tempo, nè le ristrettezze presenti opprar d’avantaggio per ’1 indemnità di quei Confini. Prima, che giungesse a Nevessigne, come sopra Miralim Passà, si portorono colà persuasi da mie insinuationi gl’ Haiduci del citato Posto in non debole numero, e con improvisa incursione fecero dieci Teste, ferrirono vinti nemici, e si resero patroni d’ottocento animali minuti, e duecento Cavalli. Piero Duodo. (Ibid.). 1691, maggio 9. Il Provveditore Straordinario al Settato. Restituitosi doppo la demolitione della Vallona nella sua ressidenza di Scuttari, Solimano Passà d’Albania va maneggiando gl’ animi de Popoli de Monti, mostrando a tutti dolcezza ne’ trattamenti, eccettuatine i Clementi, i quali con un’Estraordinario rigore furono astretti all’esborso di sei milla Reali bottinati, come nelle mie di n.° 29 mi diedi l’honore di toccare a Vostra Serenità. — Stanno quegl’ Habitanti perplessi, e titubanti nel timor concepito dall’ augumento di credito, con il quale ritornò il Passà, et alcuni Capi si piegano ad’ ascoltare i progetti, che le vengono portati : io con tutti e specialmente con i novamente dedicati a VV. EE. come mi corre debito riverentissimo, non ommetto le maniere tutte per conservarli in fede ; Ma privo de mezzi, che vaglino ad allettar l’animo loro et accrescendosi la titubanza de’ medemi dal vedere validamente armarsi il Nemico, non so che promettermi nell’ angustie, nelle quali sono costituito : Minaccia quel Commandante il geloso Posto di Cettigne, come sicuri confidenti raportano, e dissegna con un buon Corpo di gente occupar con improvvisa mossa le tenute per impedir i soccorsi, e poi calar esso con il grosso ad attaccar quel Monastero, dalla di cui sussistenza sola dipende la conservatione di tutto il Montenero; Per tal causa stringo più che mai le confidenze con quel Mons.r Vescovo, anche in forma privata, con ciò che può somministrare la tenue fortuna delle proprie sostanze, e mi sortì persuaderlo alla fabbrica d’ una Torre sopra una Colina a Cavalliere dèi Monastero; Operatione ch’intrapresasi a di lui spesa fu da me coadiuvata la speditone de gl’ operarij, e spero entro il breve corso di sei, o otto giorni vederla perfetionata, e valerà non poco a coprire il Monastero stesso, e tener lontano il nemico; E perchè con la maggior attentione devo ha ver riguardo a quel sito, rinforzai l’ordinaria guarniggione con quaranta scielti Oltramarini estratti dalle Galeotte, et haverei fatto avanzare anche un Corpo di trenta Moschettieri Italiani per maggior sicurezza, e per poner in apren-