ANNO' - MDCLXXXIX. 45 vantaggio. In tanto, molto propria et aggiustata è T avvertenza, che fissa tenete alli passi, che van facendo gl' Imperiali in coteste vicinanze, e nell’ importanza dell’ affare, di che si tratta Voi continuerete, nell’, uso delle diligenze maggiori, per rilevar il più certo de’ loro dissegni, approvando nel mentre la distributione, eh’ havesse fatta delle Bandiere à Drobgnazzi, et. alli Communi di Miksichi, perchè possino ad ogni incontro palesarsi sudditi nostri, ben certi, che di tutto vi ha-vrete avvanzato al Procurator General Molin ogni più distinto ragguaglio, per dipender dalle sue dispositioni in ciò, che conosceste di nostro migliore servitio. Anco lo studio vostro continuato a gli andamenti de Turchi al Confine e quale li ricercano le Publiche premure, e nella dubia partenza come scrivete di Soliman Passà d’Albania, e nell’ unione del Sangiacco di Mostar, et Alaibegh di Gabella con dissegno d’invader li Posti di G.rahov, Cuzzi e vecchi Nihsichi molto savia è stata la preventione di soccorerli con quantità proporzionata di Polvere, Balle e Biscotto' e molto aggiustati gl’ ordini da Voi discosti a Paesani del Contado, et altri sudditi nostri d’ avvanzarsi pronti ad ogni occorrenza giovandoci creder, che col mezzo di tali opportune precautioni, e con la comparsa,, che sarà per seguire in momenti del Procurator General Molin a codesta parte, possi restar represso ogni loro attentato, e col ripartimento delle forze accorsè anche, dove maggiore ne-risultasse il bisogno, non lasciandosi da Noi avvanzarle .gl’.ordini proprii, perchè faccia scórrer cotesto Canale dalle Pubbliche Galeotte, o lo renda preservato dall’ infestation de Corsari e divertimento d’ ogni pregiuditio, e sconcerto ; il che mentre s’ assicuriamo sarà dalla sua singoiar vigilanza puntualmente adempito, ben anco - ci promettemo, che Voi dipendendo da quanto v’an-derà a misura delle occorrenze impartendo, continuerete a farci goder gl’ effetti dell’ attention vostra gradita in : ogni esigenza del pubblico importante servitio. Iseppo Zuccato Segretario. (Ibid.). 1689, luglio 16. Catturo. — Il Provveditore Straordinario' al Senato. Per ben assicurar poi nella fede li Piperi, e Bielopaulovichi, ho havuto sino dalla loro dedi-tione fissa la mira di levarli dall' impicci in che s’attrovavano prima di sottrarsi del giogo Ottomano, con il liberar dalle mani de Turchi li loro Ostaggi, quali erano gelosamente custoditi nella Piazza di Podgorizza, e doppo varii esperimenti provo il contento di rimirar favoriti dall' esito felice li miei negotiati, con tesser riuscito à persone sagaci, e.prattiche, da me espressamente istruite, et animate anco dalla speranza di conveniente premio, di entrar nella Fortezza nemica, e con l'opera loro rimase procurata la fuga a sudetti, che fu essequita con la cautella maggiore, nella delusione delle guardie a’quali erano afidati. Ritornati però liberi alle loro Case, resta di presente senza alcun’ ombra di timore professata alla Publica Maestà da tutte quelle genti la devotione, e se ne sono osservati distinti i contrasegni dell’interna sodisfatione delle medesime, Poiché molti di loro eh’- uniti à gl’ ostaggi, quali appresso di me s’attrovano, espressero per parte de loro Communi il proprio giubilo, professando per tal attione debito grande a VV. EE. ; Onde mi giova sperare di vederli in avvenire con più coraggio ad’impugnar l’armi in avantaggio dell’interesse del-1’Ecc.m0 Senato. • Non sono poi da me tralasciate le premure de Trattati per procurare d’accrescere con li sudditi, anco il Dominio a VV. EE., anzi a replicati miei eccitamenti a Communi di là dal Fiume Tarra, mi si è aperta la congiuntura d’intavolare anco Negotiatò con quelli di Colassine, e si come da primi, ho ricevuto nuove lettere con asseveranza di protestarsi pronti a riconoscere la Sovranità di VV. EE., Così con li secondi mi son servito delle loro stesse scuse, che consistevano' 'nel timore dell’ammassamento, che di presente fanno li Turchi al confine per indurli ad una pronta dichiaratione, .con il rappresentare che la. di loro riSsolutione, accrescendo l’ unione di molti popoli Christiani, servirà di maggior fondamento nel ostare a tentativi Nemici; quali aprendendo MI vigore