154 MONTENEGRO 1732, febbraio 19. Gastei Novo — Il Provveditore Straordinario al Senato. Il Patriarca di Pech, ch’era per introdursi nel Publico Stato per eseguire ciò, che le fu concesso dalla sua Chiesa Orientale nelle altre di questa giurisditione, come avvisai in precedente riverentissimo Dispaccio, sentito il mio dissenso, a cui i sudditi non avendo contravenuto, ricevuta qualche ricognizione d’ ellemosina è partito per restituirsi alla sua Residenza, lasciando con mia consolazione immune il decoro del Principato, che non accord’ a Prelati Stranieri, senza suo positivo comando, la divisata ingerenza. (ibid.). Pietro Angelo Magno. ' 1735, gennaio 30. Castel Novo — Il Provveditore Straordinario al Senato. Risvegliatosi l’antico livore fra quelli di Cernizza, Montenegrini da Cettigne e Pastrovichi, disposti a nuove ostilità, ò sostituto con privati maneggi fedar gli animi e riddurli all’impegno di assoggettare le loro vertenzè al solito arbitraggio, con cui sperar mi conviene reconciliati e composti. Cessò ultimamente di vivere il Vescovo di Cettigne Danillo, che stima ha saputo conciliarsi presso le Popolazioni Montenegrini, con gran vantaggio. Vi succede il Vescovo nipote, che come pare bene inclinato al Publico venerato nome, così non lascierò di coltivarlo, ond’ abbia a prestar fruttuosa l’opra sua ad ogni Publica occorenza. (ibid.). Vincenzo Dona. •v f > ... . , . ...... .. . •. FINE