152 MONTENEGRO del Signor iddio, a soddisfattane della mia adoratissima Patria, ed a merito maggiore dell’ Ecc.m0 Signor Provveditore Generale Vendramino che lo ha tanto saviamente incaminato. Tutto l’uso della rettorica posta in pratica per vincere il Vescovo di Cettigne Danillo, pare m’accordi il suo favore, ogni cosa però facendo dificile, dispendiosa, e di qualche tempo a finirla, riguard’ anche il contegno irregolare de’ sudditi di VV. EE. che non breve trovo disposti alla ragione et al dovere. Niente però manco dal resistere al comando, e con la forza a qualunque fosse loro mala inilina-tione contento il Vescovo d’ogni mio passo che voglio lusingarmi anche dalle dimostrazioni cortesi d’honore e generosità con cui lo tratto, disposto di non allontanarsi da questo bene, promessomi di far quel che non ha mai fatto per compiacermi nell’ esito che sospiro, e per cui mi vede versare con turta l’applicatione. (Ibid.). Pietro Angelo Magno. 1731, marzo 15. Duras so — Il Console veneto Pietro Orsini Rosa al Provveditore Straordinario Siamo a 16 corrente. Hieri sera doppo aver segnata la parte per V. E. rilevai da questi Turchi, come devono andare sotto li Montenegrini cinque Passà con forze per domarli ; il capo de quali sarà, come dicono, il Passà di Bossina ; perciò mi pare di dover avvisar V. E. a lume delle di lei saggie direzioni a scanso d’inconvenienli a nostri confini. Pietro Orsini Rosa. (Provveditore Straordinario a Cattaro, f. 16). 1732, gennaio 2. Castel Novo — Il Provvèditore Straordinario al Senato. È disceso ultimamente il Patriarca di Pech in vicinanza di questi Confini destinato dalla sua Chiesa Orientale alla visita de Popoli soggetti alla sua Diecese, e di rito Serviano la maggior parte sudditi di V. Serenità. Convene parteciparmi la divisa di questo suo movimento con espressa sua lettera, Nelle risposte ho creduto scusarmi destramente da ogni impegno ponendole in vista quanto ostano al suo desiderio i presenti riguardi troppo gelosi in materia di sanità. In questi termini mi sono contenuto conoscendo non haver arbitrio nell’ affare essendo alla sola Ecc.sa Maestà riservato. Non mancai ad ogni modo portar riverenti le notitie anche all’ Ecc.m0 Sig. Provveditore et per sentire la sua stimabile oppinione in ogni caso a regola del mio contegno. Non so concepir poi qual effetto possa far il mio dissenso nell’ animo del Prelato ; da sudditi in simili occasioni poco, o niente di moderatione,] potersi sperare, mentre a gran colpa si chiamerebbero, negandole l’accesso, e la visita delle loro Chiese. Starò attento non ostante a veder qual piede prende la facenda per darmi consecutiva-mente 1’ honore riferirlo a VV. EE. Pietro Angelo Magno. (Ibid.). . 1731, aprile 9. Cattaro — Il Provveditore Straordinario al Senato. Con la presente occasione ho esposto all'Eccellentissima Sovrana avita la minacciata discesa de’ Turchi nel Montenero, accompagnata dal dubio di qualche molestia anche sopra i quattro Comuni al confine Zuppa, Pobori, Maini e Braichi. Confermano tuttavia altri riscontri di confidente che risiede nell’ ultime tenute di questo Stato 1’ espressa dispositione, ne io lascio le application! maggiori per certificarmi del tempo e del numero preciso di questa forza. Preparo ad