ANNO - MDCXCH. 81 summa nella certezza che non doveva restar in loro potere. Cimentatisi i compratori alla speranza d' occultarlo all’ esborso del danaro e colla confidenza di rivalere assai più, ne la di lui opulenza li ingannava. Si proferirono di concederle il riscatto che lui volentieri esibiva, ma prevalse con fatica le mie richieste, fu quivi condotto, e vive sotto buona custodia. Mi chiedono li Harambassa coll’ unita scrittura la summa sudetta overo lo schiavo, ma ne 1’ uno ne 1’ altro senza il Publico sovrano commando, ho voluto concederle. V.a S.tà ha in potere Turco di gran conditione, di credito, e di buona condotta, nè li riguardi di questi Confini assentono che anche a costo di qualche dispendio gli si conceda la libertà, perchè fra poco sarebbe forse venuto al Bassalaggio dall’ Erzegovina. È nella Reggia dispositene dell’ EE. VV. e la loro infinita maturità deve deliberare. All’ Ecc.mo K. Provveditore Generale Sig. Dolfino ho stessamente hu-migliato il presente raguaglio, per obbedire quanto si degnerà ingiongermi; in tanto ho stimato proprio riconoscere con qualche Publico dono li Capi di una così fruttuosa attione. A costituto de quali unito ad altro d’un de tre Cristianii fugiti da Gasco, sottometto a riflessi purgatissimi della S. V. Ho regalato quattro de Principali con quattro medagliè d’ oro delle più inferiori, e eoa un’ altra quello che primo fermò il Turco ; diecinove altri con 20 brazza di Panno, e per le tre Bandiere sei Ducati d’ argento, scemato 0 costume d’ un cechino l’una, del che tutto imploro la Reale approbatione dell’ EE. VV. essendo certo, che inanimati da tali rimostranze, presteranno forse quel servitio che in altra maniera non si potrebbe sperar d’ esiggere, ne io mancarò d’im-oiegarli per far distruggere quanto sia possibile il Paese, conoscendo, che nell’ esser presente questo solo mezo può a poco a poco debilitare le forze inimiche in queste vicinanze, massime nel guastamenti delle Campagne, e dei posti più avanzati. Nicolò Erizzo. (Provveditore Estraordinario a Cattaro, f. 6). 1692, aprile 29. ~ II Provveditore Estraordinario al Senato. Aplicato poscia tutti momenti alla diffesa, che dal potere mi è concessa, ho rinforzato Cet-tigne con una compagnia della Nazione, ho ordinato s’allestischino a prender l’Armi li Popoli del Montenegro, con tra cui non sono così vicini, com’ à Grahovo gl’attentati, essendosi avvanzati hieri mattina i Bagnani il Campo Nemico, come rapporta la lettera del Governatore di quel Posto, che proveduto opportunam.te di munitioni da vivere, e da Guerra, rinforzai subito con 50 Perastini diretti dal Cap.n0 Irisson Stuccanovich, ne havendo Gente più prossima all' unione, ne di maggior confidenza: ho ordinato far baricare et occupare da Paesani le tenute, destinar nelle somità de Monti Guardie avanzate, et risvegliare tutta la diligenza, alla quale ho sollecitato anche i Popoli Niksichi, insinuati con dolci permasioni, e col riflesso del loro bene, ad impugnar l’Armi, à che molto contribuirà il regallo di cinque brazza di Panno donato a Voivoda Vucasin Gabrielovich loro Principale, opportunamente quivi rinvenuto, e subito a quella volta rispedito, di che, da VV. EE. ne suplico la loro Reale approvatione. A Jufù, e Zarine, de quali pur è à temere non fidandosi nell' apparenza del viaggio Nemico, ho mediocremente proveduto. Il primo rinvigorito da buon num/° di Distrituali e colle Compagnie di cavalleria sotto la condotta del soprainten-dente Pietro Perini, a cui ho dovuto negar la permissione, instantem.te ricercata, di condursi nella S.ma per non privarmi in incontro di tanto rimarco di sogetto di perfetta cognitione, di credito e di coraggio. Nel secondo accresciuto il Pressidio colle Compagnie, chè a Ragusa Vecchia si fermano con quelli delle Gabelle del collonello Salamonich, et inanimiti quei pochi sudditi a sostener validamente la loro diffesa, la quale in cadaun Posto prescritta nei termini, che humilmente rappresento all' EE. W., mi sono oggidì transferito con 150 soldati smenbrati dai debolissimi Pressidij delle Piazze con due Compagnie di Galeotta in questa Terra, da dove più specialmente posso spingermi al soccorso di Grahovo, dovuto risolvermi a questo passo senza attendere li Paisani, l’agregato