San Francesco della Vigna -1 danni al convento rico, costretti «lai tiro antiaereo a tenersi a grande altezza. La battaglia è verso la fine, i velivoli prendono la via del ritorno, inseguiti dagli scoppi delle {iranate e degli shrapnels. Il rombo del cannone si fa sempre più lontano, mentre il nemico si dilegua. Le bombe colpirono le seguenti località : Una bomba — in Rio Marin — esplodeva nell'acqua senza danni. Una bomba — nella Chiesa ili S. Francesco della Vigna — cadeva sulla cella campanaria e ruzzolava poi in un sottostante cortile senza esplodere. Una bomba — nella Sagrestia di San Francesco della Vigna — cadeva in un cortile attiguo e-splodendo, danneggiando la sagrestia e i vicini fabbricati. Una bomba — nella Caserma S. Daniele — cadeva nel magazzino vestiario della R. Marina e produceva un grave incendio. Una bomba — nella stessa Caserma — cadeva nel cortile esplodendo, danneggiando lievemente i fabbricati e uccidendo una persona. Una bomba — a San Pietro di Castello — cadeva in un fabbricato della caserma demolendolo, uccidendo sette persone e ferendone altre. Una bomba — agli Alberoni — cadeva esplodendo, danneggiando una casa e ferendo delle persone. SEDICESIMA INCURSIONE AEREA NELLA NOTTE DEL 13 LUGLIO 1916. Dieci velivoli austro-tedeschi passano sopra Venezia diretti a Padova ove gettano 101 bombe — L’attacco ha inizio alle ore 22.55. Il sibilo acuto della sirena dell’ Arsenale e-rompe nella tranquillità della notte, a questo rispondono in coro le altre sirene della città e, insieme ad un primo colpo di cannone seguito da altri ad intervalli, segnalano l’avvicinarsi del nemico aereo. Poi il silenzio riprende nuovamente; ma i velivoli nemici non si fanno troppo attendere e il rombo sinistro dei loro motori si avvicina sempre più. La difesa antiaerea inizia un fuoco infernale di sbarramento e le scìe luminose s’incrociano nel- lo spazio. I velivoli passano a gruppi di due o di tre, attraversano la città senza gettar bombe, prendono la via della laguna verso Mestre, cannoneggiati ed inseguiti dal fuoco infernale della difesa. Si recavano a gettare il loro carico di bombe a Padova. DICIASSETTESIMA INCURSIONE AEREA NELLA NOTTE DEL 16 LUGLIO 1916. Sette velivoli austro-tedeschi volano su Venezia e j>oi su Treviso ove lanciano 40 bombe. — Un velivolo neimco viene abbattuto e gli aviatori sono trovati morti. — L’attacco Ita inizio alle ore 21.59. Il tuonare del cannone lontano conferma l’avvicinarsi degli aerei. Le artiglierie antiaeree della costa iniziano il fuoco contro gli assalitori, i quali giungono, passano sulla città cannoneggiati, mitragliati, avvolti in spire di fuoco e di piombo. Altri aerei sopraggiungono ad uno ad uno, prendendo direzione verso il ponte ferroviario e la laguna, sorvolando Venezia senza gettar bombe. I colpi antiaerei inseguono gli assalitori; poi il tiro si fa sempre più debole, più lontano, fino a che cessa. Al silenzio più assoluto segue il segnale che il pericolo è passato. I velivoli nemici rispettano anche cpiesta volta Venezia; non così Treviso, che viene bombardata con gravi danni. Un velivolo austro-ungarico viene abbattuto e i due aviatori sono trovati morti. — 74 —