Sua Eminenza il Cardinale La Fontaine col Comandante Albino Costa, Capo della III Sezione del Comando in Capo, e Monsignor Giovanni Costantini, in una cerimonia durante il periodo bellico centlo che quell’onorificenza non era Sua, ma del Clero che era stato tutto al Suo fianco negli anni terribili della guerra. La offri alla Nicopeja nell’anniversario della notte terribile delle otto ore, mentre ancor una volta rivolgeva il Suo appello al popolo perchè concorresse con le proprie offerte alla costruzione del Tempio, che, per il voto del 6 Gennaio 1917, sta sorgendo al Lido, quale ringraziamento alla Madonna per aver salvato Venezia. L’opera svolta dal Patriarca nel dopo guerra è troppo nota perchè si abbia a ripeterla. Non si deve però dimenticare che il Cardinal La Fontaine s’occupò intensamente per l’ampliamento della Diocesi, cui vennero ad aggiungersi le Parrocchie di tutti i Comuni della terraferma annessi a Venezia. Del Suo grande e costante affetto pei bambini il Patriarca ha dato numerose prove : volle coll’aiuto di Papa Benedetto fondare al Lido l’Orfanotrofio che s’intitola al Suo nome, per raccogliervi i figli dei caduti in guerra; è Sua gioia recarsi a visitare i vari Istituti dove i bimbi sono raccolti e si compiace di riceverli nelle sale del Patriarcato allorché i piccoli si recano a portargli l’obolo per il costruendo Tempio Votivo a S. Maria Elisabetta di Lido. Foto Giacomelli - Venezia Come sarà, a costruzione ultimata, l’erigendo Tempio Votivo a S. Maria Elisabetta di Lido — 145 —