Le Autorità Militari, Politiche e Cittadine incominciarono ad arrivare verso le 14.45. Ma primo fra tutti, fino dalle 14.30, era sul posto il Sindaco di Venezia Conte Senatore Grimani, il (piale sorvegliava quasi con occhio affettuosamente paterno, tutti i bimbi e tutte le bimbe che continuavano ad arrivare. Successivamente arrivarono gli Assessori Comm. Max Ravà, Co. Marcello, Comm. Sorger, il Co. Donà dalle Rose, il Co. Yalier, il Consigliere Tagliapietra, il Cav. Donatelli Segretario Generale del Municipio. Verso le ore 15 il gruppo imponente delle Autorità era al completo con S. Ecc. l’Ammiraglio Paolo Marzolo Comandante in Capo della Piazza Marittima, col suo Aiutante di Bandiera Tenente di Vascello Bobbiesi, il Contrammiraglio Guglielmo Rainer, Direttore Generale dell’Arsenale, i Maggiori Generali Sacelli e Devitofrancesco, il Maggior Generale Pruneri Direttore delle Costruzioni Navali, il Prefetto Co. Cioia, il Procuratore Generale Comm. Moschini, il Comm. Fusinato Primo Presidente di Tribunale, il Cav. Ceccato, il Comm. Chig-giato Presidente della Deputazione Provinciale e della Dante Alighieri, il Console di Francia, quello degli Stati Uniti d’America O’Carrol, il prof. Cook rappresentante il Console d’Inghilterra, il Comm. Paggroni Console del Montenegro, il Cav. Batti-stella Regio Provveditore agli Studi, il Rappresentante della Capitaneria di Porto Capitano Scribau-te, Intendente di Finanza Comm. Frasson, ed una vera folla di altre Autorità e di cospicui cittadini. Alle ore 15 precise il corteo imponente si mosse al suono della Marcia Reale ed incominciò a sfilare tra due folte ali di popolo che si scopriva com- mosso; la colonna composta dalle Autorità, dalle scolaresche, dalle rappresentanze, sfilò, sempre al suono degli inni nazionali, fino in Campo S. Stefano, girò attorno al monumento di Nicolò Tommaseo e circondatolo, sostò per udire la parola del primo oratore della giornata, Prof. Cav. Battistel-la R. Provveditore agli Studi. Alla fine del discorso la scolaresca intonò, accompagnata dalla banda cittadina, il fatidico inno «Fratelli d’Italia». Il corteo si ricompose e si avviò verso il Campo Manin. Attorno al monumento del dittatore presero posto Autorità e Rappresentanze, scolaresche e Associazioni, premute dalla folla che voleva ascoltare il secondo oratore della giornata, il Prof. Ettore Bogno. Il discorso fu più volte interrotto da applausi e alla fine venne accolto da una acclamazione unanime. Ed infine il corteo si mosse per l’ultima tappa alla colonna commemorativa del 22 Marzo 1848 e-retta in Campo S. Salvatore. Parlò il Comm. Chiggiato, il terzo oratore ufficiale della giornata. La scolaresca, fra la commozione generale, intonò il canto del 32“ salmo di Benedetto Marcello e l’esecuzione fu davvero mirabile sotto la guida del maestro Zambon. La cerimonia ufficiale finì con « La leggenda del Piave » cantata dai bimbi delle scuole, mentre il continuo rombare delle artiglierie di Marina, schierate nella Laguna in difesa di Venezia, era di tratto in tratto coperto da esplosioni più violente che facevano tremare il suolo e le case della città.