La formazione della nuova Marina italiana 27 Tirreno su un fragile scafo e la crociera nelle acque incantate dell’ Egeo dove il poeta raccoglie l’ispirazione delle prime Laudi, gli fa trovare accenti mirabili per celebrare le vicende e le glorie della nostra Marina. Egli intuisce la potenza della torpediniera, e scolpisce in modo indimenticabile il Naviglio d’acciaio, diritto veloce guizzante bello come un’arme nuda, vivo palpitante come se il metallo un cuore terribile chiuda. Egli nei versi stupendi delle Odi Navali sa rendersi interprete del cordoglio nazionale per la morte di Saint-Bon. E salendo poi alle vette dell’arte, nella Nave esalta il destino marinaro di Venezia e d’Italia; nelle seconde Laudi intona il solenne epicedio pei marinai d’Italia morti in Cina; nelle Canzoni d"Oltremare esalta la Patria continuatrice delle glorie marinare di Pisa, di Genova, e di Venezia. E nella guerra attuale, non più soltanto poeta ma soldato glorioso d’Italia, mentre lega il suo nome a fantastiche imprese marinaresche, come quella compiuta a Buccari, trova accenti sublimi per celebrare gli eroi travolti dal mare, sciogliendo quella