I PAESI DANUBIANI E BALCANICI via, Bulgaria e Rumenia sono paesi eminentemente agrari. Jugoslavia, Bulgaria e Rumenia stabiliscono fra bacino danubiano e penisola balcanica contatti geografici, economici e politici, i quali non permettono di dire dove finisca esattamente la zona danubiana ed incominci la balcanica: più che di una netta demarcazione, bisogna parlare di un graduale passaggio dall’uno all’altro sistema. La penisola balcanica, del resto, ben va considerata un ponte che collega l’Europa occidentale con l’Orien-te e con l’Asia. I suoi stessi confini formano tuttora argomento di discussione, perchè i rumeni, sebbene la loro storia sia intimamente legata a quella della penisola, negano — per ragioni culturali e quasi, diremmo, per amor proprio — che la regione da essi abitata faccia parte dei Balcani. Altresì suole essere definita Potenza balcanica la Turchia, che in realtà — data la sua posizione geografica — dovrebbe essere considerata Potenza asiatica; ma poiché per « asiatico » l’Europa intende uno Stato non civilizzato, e poiché il regime kemalista non vuole vedersi escluso dalla costellazione europea, la Turchia è riuscita a farsi considerare Potenza balcanica, per poter quindi essere riconosciuta come Stato continentale; ecco il motivo per cui essa è gelosissima del lembo d’Europa conservato da Istambul ad Adrianopoli — il quale rappresenta un 33esimo del suo territorio com-