I PAESI DANUBIANI E BALCANICI cancelliere Schuschnigg s’incontra a Firenze con Mussolini; ai 16 di novembre il dottor Schuschnigg, accompagnato dal ministro degli Esteri Ber-ger-Waldenegg, si reca a Roma in visita ufficiale. Ai 2 di febbraio del ’35, pure a Roma, avviene la firma dell’accordo culturale italo-austriaco. La questione austriaca forma oggetto di serio esame alla Conferenza di Stresa, dell’ aprile del ’35, e nel Protocollo finale i Governi d’Italia, Francia e Inghilterra tengono a dichiarare, a conferma delle loro precedenti manifestazioni del 17 febbraio e del 27 settembre 1934, che anche in avvenire la loro politica sarà guidata dalla necessità di mantenere l’indipendenza e l’integrità dell’Austria. Per il Governo austriaco ed il Governo tedesco era però impossibile sottrarsi al compito di normalizzare i rapporti fra i due popoli fratelli, e a questo compito il ministro di Germania a Vienna von Papen si dedicò con tutte le sue forze, secondato da una prudente condiscendenza da parte austriaca : il cancelliere Schuschnigg era dell’ avviso che la normalizzazione non potesse dimostrarsi efficace, se all’interno il regime non si fosse consolidato, con l’accentuare la rotta autoritaria e coll’eliminare sempre più l’influenza dei partiti, restando affidata al Fronte Patriottico la funzione di svolgere propaganda politica. Tali concetti, come avevano già provocato la fine del vecchio partito cristiano-sociale e indotto il Governo ad inquadra- 96