I PAESI DANUBIANI E BALCANICI ne balcanica tutti i territori già posseduti in Europa al di là della linea Enos-Midia; senonchè a Londra non si precisò in quale modo avrebbe dovuto avvenire la spartizione e da questa incertezza e dalle liti che fra gli alleati ne derivarono nacque la seconda guerra balcanica. Prima ancora che la pace di Londra venisse ratificata, non riuscendo serbi e bulgari ad accordarsi in merito ai limiti dell’arbitrato dello Zar di Russia (sostenendo i serbi che lo Zar avrebbe potuto prescindere dalle intese fissate nel Trattato di alleanza, perchè i bulgari non avevano dato l’aiuto militare dal trattato stesso previsto), i serbi si allearono ai greci contro la Bulgaria e ai 25 di giugno la lotta riprendeva in mutate condizioni. Fallito un tentativo di conquista di Salonicco, costretti a sgombrare la Tracia, i bulgari dovettero ritirare truppe dalla regione di Kirkilisse e di Adrianopoli e la Turchia ne approfittò per rioccuparla, avanzando dalla linea di Ciatalgia. A questo punto, mentre l’esercito bulgaro aveva da resistere alla pressione di tre avversari, la Rumenia, che della prima guerra balcanica era rimasta attenta spettatrice, mobilitava mezzo milione di uomini, e passato il Danubio determinava la capitolazione bulgara: ai 18 di agosto veniva firmato a Bucarest un nuovo Trattato di pace, in virtù del quale la Rumenia otteneva la Dobrugia, la Grecia Salonicco e la Tracia occidentale con Drama, Seres 34