1 PAESI DANUBIANI E BALCANICI il Trattato czecoslovacco-rumeno e ai 7 di giugno dello stesso anno seguì il rumeno-jugoslavo. I primi Trattati ebbero la durata di un biennio: nel ’22, alla scadenza, Czeco-Slovacchia e Jugoslavia rinnovarono il loro accordo per cinque anni, mentre la Rumenia, esitante, prolungò solo per un triennio. Ancora nel ’28, Czeco-Slovacchia e Jugoslavia rinnovavano il patto d’alleanza per epoca indeterminata, e Bucarest rimaneva fedele al triennio. Non è che ai 15 di febbraio del 1933, a Ginevra, che la Rumenia rompe gl’indugi e rinnova le convenzioni con gli alleati per epoca indeterminata, giacché nel frattempo la Polonia s’è accordata con Mosca, di cui Parigi sta per diventare alleata. Comunque, al patto di Ginevra del febbraio del ’33, pur avendo mirato a trasformare la Piccola Intesa in un organismo internazionale unitario con politica estera unica garantita da un consiglio permanente eccetera, non ha fruttato alla Rumenia nessun elemento nuovo di sicurezza e nessun vantaggio nella questione che maggiormente la interessa, che sarebbe quella dei rapporti con la Russia. Siccome ogni paese deve fare la politica impostagli dalla sua situazione geografica, è umano e logico che l’opinione pubblica rumena misuri la importanza della Piccola Intesa alla luce dei suoi rapporti con la Russia. Ora la Piccola Intesa nella direzione della Russia sovietica non vuol guardare 336