BULGARIA scomparsa Monarchia austro-ungarica e nell’eredità essa comprende, a detta di alcuni, anche l’aspirazione a Salonicco, della Macedonia capitale e porto; in secondo luogo la Macedonia ha importanza strategica a motivo della valle del Vardar, che nel sud è arteria vitale del reame, e costituisce una barriera difensiva del cuore della Serbia. Nei riguardi interni bulgari, quasi superfluo è dimostrare che l’abdicazione di Re Ferdinando a favore del figlio Boris III, avvenuta ai 3 di ottobre del 1918, è la conseguenza delle disfatte subite nelle guerre intraprese per l’annessione della Macedonia: diciamo annessione, giacché sebbene all’inizio della prima guerra balcanica Re Ferdinando avesse difeso il programma d’una Macedonia indipendente, è ovvio supporre che in un secondo tempo la fusione col Reame sarebbe avvenuta su per giù nelle circostanze che nell’85 portarono alla unione con la Rumelia orientale. Salito al trono, il giovane Re Boris ha visto la vita del paese turbata dalla lotta di due campi, uno dei quali desideroso di operare, magari ricorrendo a mezzi rivoluzionari, il riavvicinamento al popolo fratello jugoslavo sacrificando in maniera definitiva le aspirazioni macedoni, e l’altro risoluto ad impedire questo riavvicinamento, anche con mezzi rivoluzionari. Nel primo campo troviamo gli agrarii e gli uomini del gruppo Zveno (che significa : la catena), da Stambuliski a Gheorghieff e Dimo Ka-