I PAESI DANUBIANI E BALCANICI dei Protocolli aggiuntivi il terzo precisa che l’organo permanente per le consultazioni reciproche, composto dei ministri degli Esteri dei tre Stati, deve tenere delle riunioni periodiche, quando i tre Governi ne riconoscano l’opportunità. La prima riunione del genere ha avuto luogo a Vienna, agli li di novembre del 1936. I Protocolli romani, nel loro complesso, hanno regolato il problema austriaco nel senso che riconoscendosi l’Austria vitale nell’attuale sua forma, si è posto fine ai dibattiti su Anschluss, spartizione ecc. Per quanto si riferisce alla sostanza degli accordi, si può dire che i tre Stati, desiderosi di opporsi a sforzi miranti a creare situazioni di privilegio nocive e all’equilibrio centroeuropeo e all’integrità e all’indipendenza dell’Austria e dell’Ungheria, hanno voluto dare la prova che in nome di comuni interessi politici essi sono anche pronti ad affrontare sacrifici economici; la parte economica, poi, mira a schiudere nella più larga misura possibile i mercati reciproci ai prodotti dei coofir-matarii, in modo da facilitare lo scambio dei prodotti agricoli dell’uno contro i prodotti industriali dell’altro, garantendo prezzi e quantitativi e speciali tariffe ferroviarie e portuarie, e così ottenendo in maniera indiretta il risultato che i prezzi dei prodotti stessi risentono d’una benefica influenza anche all’interno. In quattro anni di esistenza, i Protocolli romani 332