QUESTIONE D’ORIENTE E GUERRA MONDIALE Turchia fra il 1787 ed il 1792, già si videro dei serbi battersi nei ranghi dell’ esercito austriaco. Rivoluzione francese e campagne napoleoniche fecero crescere le speranze delle nazioni balcaniche, le quali entrarono nel XIX secolo, che doveva vederle raggrupparsi in liberi Stati, essendo la penisola divisa fra la Turchia, che ne occupava tutta la parte meridionale, e l’Austria, padrona della settentrionale: in virtù della pace di Campofor-mio, che spense la gloria della Repubblica di Venezia, l’Austria era infatti entrata in possesso e di Venezia e del territorio da Venezia posseduto sulla costa orientale dell’Adriatico. La spedizione napoleonica in Egitto, quindi il filoellenismo diffusosi in Europa nella prima metà dello scorso secolo ed alimentato dalle persecuzioni alle quali i turchi fecero segno i greci soprattutto nel 1821, furono nuovi fattori della rivolta dei popoli balcanici, che tirati in ballo dall’Austria e dalla Russia impararono subito a riflettere sull’utile che poteva per essi derivare dalle ambizioni delle Grandi Potenze. Non si deve intanto dimenticare che nei cinque secoli in cui furono soggetti al dominio turco — cioè a dire da Murad ad Abdul Hamid — quei popoli non ebbero una storia nazionale, ma poterono vivere una vita sociale che permettendo il salvataggio della lingua, della religione e dei costumi, li mise in grado di aspettare con intatte energie il momento della liberazione : 19