7 PAESI DANUBIANI E BALCANICI problema austriaco. Siccome l’Austria non affermava abbastanza la propria volontà d’indipendenza, mentre varii Stati continuavano a considerarla un oggetto sulla cui sorte restasse da dire l’ultima parola, si parlava di annessioni e di spartizioni, e si sosteneva che cedendo l’Austria alla Germania, o dividendola fra Czeco-Slovacchia, Jugoslavia, Germania e Italia, oppure ponendola sotto la tutela di Praga, il problema danubiano sarebbe risultato automaticamente risolto. L’unione con la Germania era voluta dal popolo tedesco e da buona parte dell’austriaco, però alla sua realizzazione si opponevano considerazioni d’ordine politico-militare che ancora oggi non hanno perso la loro forza. Appunto per impedire l’Anschluss, si elaborarono anzi progetti, dei quali tre acquistarono maggiore consistenza: il primo, minimo, si riduceva all’idea di riunire l’Austria coll’Ungheria, e sarebbe stato forse il più sensato; il secondo, medio, ingrandiva la precedente combinazione con la Czeco-Slovacchia, passando sopra alla profonda diversità delle tendenze politiche; il terzo, massimo, caldeggiato dai Governi di Praga e di Parigi con l’etichetta di Confederazione danubiana, mirava a riunire sei o sette Stati, escludendo l’Italia e la Germania con la motivazione che un grande Stato si sarebbe assicurata influenza eccessiva e che gl’interessi economici di Potenze quali l’Italia e la Ger- 326