1 PAESI DANUBIANI E BALCANICI dell’influenza russa nell’intera penisola balcanica e nel vicino Oriente, avrebbe avuto speranza di tener testa all’Inghilterra, se la Germania si fosse dimostrata grata della benevola neutralità osservata dalla Russia durante le campagne tedesche del ’66 e del ’70; il Governo di Berlino non voleva però compromettersi e indebolirsi nei riguardi della Francia, nè guastarsi con l’Austria-Ungheria, e lasciatolo in asso lo costrinse a chiedere a Londra quali ritocchi avrebbero dovuto essere apportati ai patti di Santo Stefano. 3. — Allorché Russia ed Inghilterra ebbero segretamente concluso un accordo di massima, si riunì a Berlino, ai 13 di giugno 1878, sotto la presidenza del cancelliere Bismarck (l’Italia era rappresentata dal ministro degli Esteri conte Corti), il Congresso che privò l’impero dello Zar quasi interamente dei frutti dei successi militari e creò nella penisola balcanica una situazione che ancora oggi aspetta d’essere regolata. Il Congresso di Berlino, dal quale uscì trionfante la sola Inghilterra, a motivo del suo immenso aumento di prestigio e del diritto, riconosciutole dal Sultano, di occupare e di amministrare l’isola di Cipro, ridusse da 163.000 a 64.000 km.2 il territorio che il Trattato di Santo Stefano aveva assegnato alla Bulgaria — contemporaneamente diminuendo da 4.000.000 a 1.5000.000 il numero degli abitanti —, 26