QUESTIONE D'ORIENTE E GUERRA MONDIALE sottrasse la Bulgaria al protettorato russo, decidendo che l’organizzazione del paese dovesse aver luogo sotto il controllo di una commissione europea, e creò a sud del monte Balcan, fra la Macedonia ed il Sangiaccato di Adrianopoli, una nuova provincia, che era in sostanza la Bulgaria meridionale, ma fu detta Rumelia Orientale, con capitale Filippopoli (Plovdiv), provincia che avrebbe goduto di una larga autonomia e della quale le truppe ottomane avrebbero potuto occupare, per difenderle, soltanto le frontiere. L’indipendenza della Serbia e del Montenegro rimase, ma il Montenegro perdè i due terzi del territorio assegnatogli a Santo Stefano, e la Serbia, invece di ottenere, come aveva sperato, dei guadagni territoriali nella Bosnia, fu consolata con le regioni di Pirot e di Vrania, tolte alla Bulgaria. L’Austria-Ungheria, con l’art. 25 del Trattato, fu autorizzata ad occupare e ad amministrare da sola la Bosnia e l’Erze-govina: iniziata alla fine di luglio dello stesso anno, l’occupazione militare si prolungò poi, date le resistenze da parte della popolazione, per due mesi. Nel 1891, uno storico francese, il Debidour, scriveva che non vi fosse nulla di meno stabile e di meno solido dell’equilibrio politico stabilito dal Congresso di Berlino e si stupiva del fatto che fossero già trascorsi 13 anni senza turbamento della pace generale: ora il turbamento del 1914, sebbene 27