AUSTRIA austriaci che avevano riflettuto sugli eventuali vantaggi della formazione, nel Reich, di un forte nucleo cattolico, grazie agli elementi Austria, Baviera e Renania, scartarono la possibilità di una unione con la Germania di Hitler. Disgrazia volle che iniziando la lotta per la difesa dell’indipendenza nazionale, e per l’idea austriaca, il gabinetto Doll-fuss si trovasse impegnato su due fronti, venendogli dalla parte socialista minacce non minori che dalla nazional-socialista. Ai 4 di marzo del 1933 i dissensi fra i partiti raggiunsero al Consiglio Nazionale un grado tale, che tutti e tre i presidenti si dimisero l’uno dopo l’altro, creando una situazione la quale autorizzò il Governo a dichiarare che la Camera dei deputati si fosse eliminata da sola, in maniera che rendeva impossibile il riconvocarla : un appello al popolo segnava, il 7 marzo, l’inizio del regime autoritario. Alla fine del mese veniva disciolto lo Schutzbund repubblicano, a breve distanza si susseguivano i divieti degli scioperi di carattere politico, delle uniformi, degli emblemi nazional-socialisti. Le relazioni con la Germania peggioravano di continuo e particolarmente increscioso fu un incidente suscitato dall’improvviso arrivo a Vienna, nel maggio, del ministro dottor Frank II e dei ministri di Stato Kerrl e dottor Ley; per rappresaglia il Governo tedesco introdusse una tassa di mille marchi sui passaporti per l’Austria e altre misure, l’austriaco reagì scio- 93