I PAESI DANUBIANI E BALCANICI Castriota, detto Scanderbeg, nato nel 1403 e morto nel 1468, che per venticinque anni, fino al giorno della sua morte, lottò, assistito dai veneziani, contro i turchi e per la cristianità, guadagnandosi il titolo di Difensore della fede. Scomparso Scanderbeg, ch’era riuscito a fondere le energie del popolo, il desiderio d’indipendenza non si rivelò più in Albania che sotto forma di rivolte isolate, le quali non arrestarono il processo d’islamizzazione e di asservimento da parte dei turchi. Solo dopo le guerre balcaniche, come si è detto, il movimento a favore dell’indipendenza tornò a delinearsi e ad affermarsi, e la decisione presa a Londra dalla Conferenza degli Ambasciatori ai 17 di dicembre del 1912 fu riconoscimento e ratifica della proclamazione dell’indipendenza dell’Albania fatta a Va-lona, ai 28 del precedente mese, da un’assemblea di notabili che aveva eletto capo del Governo provvisorio Kemal Ismail Bey. Nel luglio del ’13 l’Albania veniva eretta a Principato e ai 7 di marzo del ’14, consenzienti l’Austria-Ungheria, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, l’Italia e la Russia, sbarcava a Durazzo, per assumere il potere, il Principe Guglielmo di Wied, nipote della Regina di Rumenia Carmen Sylva e cugino della Regina Gu-glielmina d’Olanda: il suo regno fu però molto breve, giacché continue rivolte lo costrinsero, ai 3 di settembre dello stesso anno, ad allontanarsi a bordo d’una nave da guerra italiana. Partito lui, 56