I PAESI DANUBIANI E BALCANICI e conclude un matrimonio civile che può essere dichiarato sciolto solo con sentenza di divorzio pronunziata dal tribunale laico. Siccome l’analfabetismo è fortissimo soprattutto fra le donne, non si può onestamente asserire che l’intera popolazione femminile si sia resa conto di quello che socialmente e politicamente ha guadagnato, ma è fuor di dubbio che col diffondersi dell’istruzione, e col crescere d’una generazione che non ha conosciuto la mortificazione dell’ harem, l’influenza della donna dovrà aumentare e rivelarsi un formidabile sostegno del regime kemalista, non essendo pensabile che donne educate alla libertà possano un giorno dichiararsi disposte a lasciarsi nuovamente imprigionare. Kemal Pascià ha anche voluto, per evitare le confusioni derivanti dall’enorme numero di persone portanti lo stesso nome e per creare delle tradizioni familiari, ignote nella vecchia Turchia, che ogni turco assumesse un proprio cognome di famiglia, contemporaneamente abolendo tutti i titoli, i quali nel passato erano talvolta l’unico mezzo per poter distinguere gli omonimi: per dare l’esempio, egli ha assunto il cognome di Atatiirk (che significa padre dei turchi) e rinunziato al titolo di Gazi, mentre il Presidente del Consiglio Ismet Pascià è stato da lui ribattezzato in Ismet Inònii, in ricordo del villaggio d’Asia minore nel 276