BULGARIA za, la miniera di argento e piombo di Lakaviza e la miniera di sale di Provadia. Nel 1935 le miniere statali di lignite hanno prodotto 1.336.584 tonn., le private 229.387; la produzione di antracite è addirittura irrilevante : nel 1935 essa è stata di appena 2.223 tonn. Altri minerali che si trovano nel sottosuolo bulgaro sono il rame, la caolina, lo zinco; certamente l’industria mineraria è suscettibile di sviluppo, però occorrerebbero mezzi che finora sono mancati. La catena dei Balcani, attraversando la Bulgaria in senso orizzontale, la divide in una regione settentrionale, caratterizzata da pianure alternan-tisi con terreno montagnoso, ed in una meridionale che accoglie, assieme alla sud-occidentale, i principali centri agricoli. I fiumi e i corsi d’acqua abbondano, e numerosissimi sono anche i laghi, però, scarseggiando le pioggie e mancando i ghiacciai, i fiumi sono poveri : navigabili sono il Danubio, per tutti i 966 km. del suo percorso bulgaro, e la Mariza, che lunga 530 km. bagna la Bulgaria per 339 ed è navigabile per soli 150. Per i traffici sul Danubio, la Bulgaria non possiede che 4 piroscafi, per complessive 956 tonn. lorde, e altri 8, per complessive 26.500 tonn., formano la sua flotta mercantile del Mar Nero; nei due porti bulgari del Mar Nero, Burgas e Varna, il traffico avviene quasi esclusivamente sotto bandiera straniera. All’interno del paese le comunicazioni si svolgono sopra 113 8