La formazione della nuova Marina italiana 17 al Riboty fu quella di sollevare le demoralizzate condizioni del personale. Ad essa il ministro seppe provvedere in modo che « sotto il suo rigido governo la Marina riacquistò coll’ordine, colla disciplina, col lavoro, la coscienza di se stessa e la considerazione altrui » (Prasca). E l’esempio della sua vita austera e tutta dedicata al bene dell’Armata valse a rendere al personale non duri i sacrifici imposti, e riaffermanti nel Personale stesso quella nobilissima tra le virtù militari che è il disinteresse. E quando, dopo quattro anni di lavoro, il Riboty si ritirò nell’austerità della vita privata, designando a suo successore il Saint-Bon, i risultati del lavoro stesso potevano riassumersi nella constatazione che la Marina si era ben risollevata dallo stato in cui era caduta dopo la sconfitta. La designazione del Saint-Bon, appena promosso contrammiraglio, alla carica di ministro, fu un ultimo servigio, non meno insigne degli altri, reso dal Riboty alla Marina. Collamministrazione Saint-Bon si iniziò un fecondo periodo di rinnovamento, caratterizzato da fervore di fede, da tenacia di lavoro, da audacie sapienti e geniali, da discussioni appassionate, periodo attra- Silva. 2