I PAESI DANUBIANI E BALCANICI armamento complessivo di 64 cannoni: 12 batterie sono formate con pezzi da 105 e 2 con pezzi da 149; il genio comprende 9 compagnie (4 di zappatori, 4 di collegamento e 1 di pontieri); le au toblinde ed i carri d’assalto (8 in tutto) formano una sezione. Lo schema dell’esercito è quello di una divisione composta di 3 reggimenti di fanteria rinforzati, con i rispettivi comandi a Tirana, Scu tari e Berat; secondo un piano allo studio, questi 3 reggimenti di fanteria rinforzati, che hanno una dotazione di 204 mitragliatrici, in caso di guerra dovrebbero formare 3 divisioni normali, essendo già disponibili 40.000 uomini della riserva istruiti. Altri corpi militarizzati sono la gendarmeria, com posta di volontari che s’impegnano a servire per un triennio almeno e forte di 134 ufficiali, 350 graduati e 2750 uomini di truppa, e la guardia di frontiera, organizzata su 4 battaglioni, suddivisi in 14 compagnie; reclutata come la gendarmeria, la guardia di frontiera comprende 65 ufficiali, 70 graduati e 1200 uomini di truppa. Poiché in tempo di pace l’esercito attivo è forte di 9.000 uomini all’incirca, si può calcolare che il totale degli effettivi ammonta, per le armi indicate, a 770 ufficiali e a 12.000 graduati e soldati. Un’aviazione militare non esiste; 4 piccoli guardacoste portano i nomi Durres, Vloriè, Sarande, Urani. Capo supremo dell’esercito è il Re. La direzione delle forze militari è affidata ad un Comando Generale 54