BACINO DANUBIANO E PENISOLA BALCANICA Lasciato il territorio tedesco, il Danubio bagna l’Austria, la Czeco-Slovacchia, l’Ungheria, la Jugoslavia, la Bulgaria e la Rumenia. Per lunghi tratti esso segna il confine tra l’Austria e la Czeco-Slovacchia, tra la Czeco-Slovacchia e l’Ungheria, quindi tra la Bulgaria e la Rumenia, e sbocca nel Mar Nero a Sulina. A norma dei Trattati di Ver-saglia (art. 331), San Germano, Trianon e Neuil-1), il Danubio è fiume internazionale (1) tra Ulm ed il Mar Nero, come pure sono liberi alla navigazione per tutte le bandiere i suoi affluenti March e Thaya — per la parte del loro corso che segna la frontiera fra Austria e Czeco-Slovacchia, — la Drava, a partire da Barcs, il Tibisco (Tisza), a partire da Arad, e l’intera rete dei canali laterali navigabili. Altri importanti affluenti del Danubio sono la Di ina e la Morava, in Jugoslavia, l’Isker in Bulgaria, lo Jiul, l’Oltu, il Seret ed il Prut in Rumenia. Dopo di avere ricevuto il Prut, il Danubio si divide, all’altezza di Tulcea, in tre bracci che vanno poi a formare, sulla costa del Mar Nero, un gigantesco delta: di questi tre bracci il settentrionale, detto di Chilia, lungo 98 km., è il più ricco di acque (66 % del totale); il centrale, detto di Su- (1) Sul Danubio come fiume internazionale e sui relativi trattati si veda il volume V di questa collana di Manuali di politica internazionale: Carlo Rossetti, Il Danubio fiume internazionale; Milano, 1937, edizioni I.S.P.I. 11