GRECIA Allorché l’Italia, nel 1911, affrontò la conquista della Tripolitania, Venizelos, ritenendo venuta l’ora di agire, concepì l’idea di un’alleanza degli Stati balcanici destinata a scacciare i turchi dalla penisola. Una sua proposta d’alleanza con la sola Bulgaria era, nell’aprile del 1911, caduta, non avendo il Governo di Sofia potuto prescindere dal- lo stato d’animo tutt’altro che favorevole alla Grecia che allora regnava nel paese; ma la guerra dell’Italia contro la Turchia determinò l’opportuno cambiamento d’atmosfera e così si ebbero nel marzo del ’12 il Patto serbo-bulgaro e nel maggio successivo il bulgaro-greco; delle guerre balcaniche abbiamo però già parlato nel capitolo sulla Questione d’Oriente e la guerra mondiale. Sulle conseguenze delle guerre balcaniche per la vita interna della Grecia bisogna però soffermarsi per il fatto che morto Re Giorgio I, assassinato nella conquistata Salonicco nel marzo del 1913, salì sul trono il figlio Costantino I, nato in Grecia, anche lui diventato popolarissimo per la bravura dimostrata durante la campagna e che non era per nulla disposto a sostenere nell’ombra di Venizelos una parte di secondo piano. Ne derivò che scoppiata la guerra mondiale, mentre Venizelos si dichiarava subito favorevole all’intervento a fianco alla Grande Intesa, Re Costantino preferì conservare la neutralità, per un complesso di considerazioni fra le quali sono certamente da includere l’educazione 181