R U M E N 1 A con uno scambio di lettere, avvenuto a Ginevra ai 9 di giugno, fra il ministro degli Esteri rumeno Ti-tulescu e il commissario per gli Esteri russo Lit-vinoff; nella circostanza Titulescu e Litvinoff si impegnarono reciprocamente, a nome dei rispettivi Governi, a rispettare in modo pieno ed assoluto la sovranità dei due Stati, ad astenersi da qualsiasi intervento diretto o indiretto nelle reciproche faccende interne, a non tollerare sui loro territori organizzazioni aventi per obiettivo la lotta con le armi o senza contro l’altro Stato ecc. In Rumenia l’impegno al reciproco rispetto della sovranità è stato interpretato come una definitiva rinunzia russa alla Bessarabia, ma è interpretazione in contrasto con fatti avvenuti nel biennio successivo all’accordo di Ginevra, fatti fra i quali citeremo la pubblicazione di carte geografiche russe che mostrano la Bessarabia come provincia sovietica e la campagna contro « l’imperialismo rumeno» menata da organi bolscevichi; a ciò si aggiunge che sia nelle note scambiate a Ginevra nel giugno del ’34 che nel patto sottoscritto a Londra ai 3 di luglio del ’33 manca la frase, proposta dal relatore Politis, per ben precisare la figura dell’aggressore : «Per territorio s’intende la regione sulla quale lo Stato effettivamente esercita i suoi diritti sovrani ». Senza entrare nel merito dell’argomento, è da osservare che se col patto di Londra del ’33 i russi avessero sinceramente voluto rinunziare 243