I PAESI DANUBIANI E BALCANICI ma della Convenzione di Losanna l’Europa si trovasse sulla via del disarmo, mentre l’organizzazione politica europea sembrava destinata a basarsi su immutabili principi giuridici, sanciti da impegni internazionali; nel frattempo le conferenze navali avevano tradito la tendenza al riarmo ed alla costruzione di potentissime unità, e l’aviazione aveva preso un impressionante sviluppo. Altresì la Turchia riteneva di non potere più aver fiducia nel meccanismo della garanzia collettiva assunta a Losanna dalle quattro Grandi Potenze, che nei rapporti fra di loro e nei confronti della Società delle Nazioni erano ormai venute a trovarsi in una situazione la quale, secondo il Governo di Ankara, aveva sconvolto l’intero accordo del 1923. Dato ciò, « essendo in gioco l’esistenza della Turchia e la sicurezza del suo intero territorio », le Potenze che avevano partecipato alla Convenzione degli Stretti erano invitate a nuove trattative. Ai 22 di giugno del 1936 (in assenza dell’Italia, che si astenne dall’intervenire), si riunirono a Montreux delegati della Turchia, dell’Inghilterra, della Francia, del Giappone, della Russia, della Rumenia, della Bulgaria, della Grecia e della Jugoslavia. Alle proposte avanzate dal Governo turco, l’Inghilterra ne oppose delle altre e, negoziando per alcune settimane, ai 20 di luglio fu firmato un nuovo accordo, destinato a rimanere in vigore venti anni, che pur potendo essere conside- 280