I / PAESI DANUBIANI E BALCANICI Bulgaria in una grande Jugoslavia sotto lo scettro dei Karageorgevic. Uno dei primi atti del regime Gheorghieff fu lo scioglimento deH’Imro, accompagnato da misure rigorosissime contro le organizzazioni macedoni; nello stesso tempo venivano soppressi tutti i partiti ed i loro giornali, però ciò era da attribuire non tanto a spirito antiparlamentare, quanto al desiderio di facilitare il raggiungimento degli obbiettivi non confessati, eliminando qualsiasi forma di controllo. Ai macedoni non fu dato quartiere, e ai 14 di settembre del 1934 lo stesso capo dell’ Imro, Ivan Mihailoff, per sfuggire all’ arresto, dovè riparare in Turchia, dove tuttora vive, essendo stato condannato a morte in contumacia. Ai 27 di settembre Re Alessandro e la Regina Maria di Jugoslavia arrivavano a Sofia per una visita durata tre giorni. Al riavvicinamento bulgaro-jugoslavo oramai non si opponevano più ostacoli; subito dopo, ai 9 di ottobre, Re Alessandro veniva però assassinato a Marsiglia e l’azione dovuta soprattutto alla sua iniziativa subiva un arresto. Sempre mirando ad esautorare la Corona, Gheorghieff, nell’inverno del ’34, cercò di costituire un Consiglio di Stato di 31 membri, presieduto dall’ex colonnello Velceff e investito di tutti i privilegi sovrani, ma a questo punto alcuni fra gli stessi ufficiali che avevano partecipato al colpo del maggio precedente si distaccarono da 126 I