/ PAESI DANUBIANI E BALCANICI carattere agricolo è fortemente predominante. Secondo il censimento del 1921, il 39,56 % degli abitanti è dedito all’agricoltura ed alla silvicoltura, il 33,80 alle industrie ed ai mestieri, il 10,66 al commercio, alle finanze e ai trasporti, il 5,5 alle professioni liberali, alle pubbliche funzioni e al servizio militare. Le rimanenti professioni formano il 10,4 %. Dal censimento del 1930 (il più recente) risulta che in cifre assolute praticano l’agricoltura e la silvicoltura 5.102.614 abitanti, mentre 5.146.937 lavorano nelle miniere e nell’in-dustria. La superficie coltivata ha un’estensione di 8.380.095 ettari e di questi 3.571.165 a cereali; le foreste coprono 4.589.100 ettari. Nel 1936 la produzione agricola è stata di 15.127.000 quintali di grano, 3.140.000 di granturco, x07.017.000 di patate, 47.594.000 di barbabietole da zucchero, 14.364.000 di segale, 10.189.000 di orzo, ecc. ecc. Malgrado la coltura intensiva, in certe annate la produzione non basta ai bisogni del paese, che compie grandi sforzi per rendersi in materia completamente autarchico. Ugualmente esso è importatore di bestiame ed il suo patrimonio zootecnico non è da paragonare con lo jugoslavo; nel 1936 si contavano 695.003 cavalli, 4.283.071 bovini, 2.744.745 maiali, 547.050 pecore, 1.000.221 capre. La produzione vinicola è insufficiente e mediocre. Il legname è articolo di esportazione abbastanza 140