IUGOSLA VIA è sulla costa dalmata l’industria del cemento, che come volume ammonta al 13 % circa delle esportazioni, ma come valore al 2 % appena. L’industria chimica è agl’inizi, ottimi i progressi della tessile. Nell’intero paese si contano all’incirca 4.000 aziende industriali che danno lavoro a 400.000 operai, ma trenta appena impiegano maestranze di più di 1.000 operai. Grazie alla sua posizione geografica, la Jugoslavia controlla due grandi arterie di comunicazione fra Europa e Asia. La rete stradale ha una estensione di 40.509 km., la ferroviaria una di 10.418,3, dei quali solo 7.103.107 a scartamento normale. Buona parte dei traffici si svolge per le vie marittime e fluviali: le società di navigazione marittima sono 34 e posseggono oltre 180 piroscafi, per uno spostamento complessivo di 352.738 tonnellate; i porti principali, di attrezzatura piuttosto arretrata, sono quelli di Susak, Spalato e Ragusa. Il numero dei battelli a vela è di 11.179, più 262 velieri con motore ausiliario. La navigazione fluviale è, fra quelle dei paesi danubiani, una delle più sviluppate; la flotta comprende 2.456 battelli, con 221 rimorchiatori e 65 piroscafi per passeggieri. La rete dei fiumi e dei canali navigabili abbraccia 2.199 km., dei quali 1.120 costituiti dal Danubio. La Sava ed i suoi affluenti sono navigabili da Sisak (a sud-est di Za- 201