6o DA LISSA A PREMUDA razzo, Buccari, compiute ripetutamente da Nazario Sauro, Costanzo Ciano, Pagano di Melito, Ildebrando Goiran, Be-rardinelli, Gravina. Ma non su queste sole imprese dobbiamo arrestarci. Esse, nel complesso dell’azione esplicata in guerra dalla Marina, sono come le meteore che solcano il silenzio e le tenebre di una notte profonda, giacché al silenzio e alle tenebre di una notte può giustamente essere paragonato il mistero da cui, per necessità di cose, deve circondarsi l’opera dell’Armata. A ragione la Marina è stata definita la grande silenziosa. Poco, infatti, o nulla, può ancora esser detto di ciò che forma l’aspro còmpito ininterrotto delle forze navali d’Italia ; le crociere dei sottomarini, le crociere dei motoscafi antisommergibili, che hanno costituito intorno alle nostre coste come una cintura inviolabile, e che hanno reso malsicuri ed infidi perfino i più formidabili rifugi dell’austriaco; il sacrificio, la fatica logorante degli equipaggi delle torpediniere, che scortando i convogli assicurano alla Patria il grano per vivere, e il ferro per combattere e vincere; la tensione continua della vita a bordo delle grandi navi che, apparente-