Lissa e le sue cause 7 vita e della fede, avrebbe potuto rendere meglio preparate le proprie forze al grave cimento. Lo dimostrano i miracoli di preparazione e di attività che in quello stesso periodo seppe compiere il Tegetthoff a Pola, per organizzare la flotta austriaca. Ma Carlo di Persano era insufficiente alla bisogna, e non aveva fiducia nè in se stesso nè nelle forze a cui era preposto. Perciò, assunto il comando, concentrò, si può dire, la sua attività a tempestare il Ministero di querimonie e di reclami sulle condizioni della flotta, e a chiedere rimedi che il Ministero non poteva certo dare. In questo scambio inutile di lettere e di relazioni tra il Comando di Taranto e il Ministero di Firenze trascorsero i giorni, senza che venisse nemmeno concretato un piano di operazione. Ma più che le nostre parole, a descrivere la situazione della flotta alla vigilia dello scoppio delle ostilità, vale una lettera del giornalista-deputato Boggio, che il i5 giugno si imbarcò sul Re d’Italia e su quella nave partecipò a tutta la campagna, trovando egli pure eroica morte nella catastrofe della nave stessa, a Lissa. II giorno del suo imbarco il Boggio doveva osservare che : « l’apparenza della