34 COMMEMORI ALI, LIBRO XXIX. 64. (55). — 1670, Agosto 20 (circa). — c. 136 t.° — Versione come al n. 63 di ordine del gran signore al cadì e ad altri ufficiali di Navarrino. A richiesta di Alvise Molin, comanda che proibiscano a certi corsari che sono in quelle acque di molestare ulteriormente i veneziani, e costringano quelli a restituire a questi quanto avessero lor tolto dopo la pace. Dato e tradotto come il n. 60. 65. (58). - S. d. (1670...) — c. 139. — Memoriale presentato (da Alvise Molino?) al gran visir e al defterdar della Porta ottomanna. Ripetendo rimostranze già fatte in Candia, l’ambasciatore si lagna dell’enormità dei diritti imposti sul commercio dei veneziani in Turchia, osservando e dimostrando che « non la grandezza de dattii, ma la moltiplicità del negotio è quello «che porta grand’oro nell’erarij de prencipi. » Espone quanto siano aggravati in quel paese i panni d’oro, le stoffe di seta, le lastre di vetro, la carta, i panni di lana; come siano dannose la valutazione delle monete che si pratica nelle dogane turche, e le spese minute che gravano le merci, dalle quali furono fatti esenti gl’ inglesi e gli olandesi, i quali ultimi furono anche esentati (in Larissa) dalla senseria. Chiude domandando sia provvisto a togliere tali inconvenienti. 66. (62). — 1671, Ottobre 30. — c. 143. — Traduzione in volgare di « Scrittura contratta sopra la positione di confini di Dalmatia » per opera di Battista Nani cav. e proc. di S. Marco, commissario per la republica di Venezia e Mahmud pascià, beilerbei di Bosnia, commissario pel sultano dei turchi, sostituito, essendo morto, dal suo successore in Bosnia, Hussein pascià. In essa si espone che dopo matura discussione fra i due primi, essi d’accordo passarono alla designazione dei confini fra la fortezza di Sedislam turca e Novegradi veneziano, lungo tutto il sangiaccato di Kerka, passando le bocche di Sason si fermarono alla sorgente di Bilza ove, sorte alcune differenze, ristettero: intanto Mahmud morì. Venuto Hussein suddetto nel luogo delle questioni, detto valle di S. Daniele, vi furono convocati: Mehemet pascià beilerbei della Grecia, Ab'u-Beker effendi mufti di Banjaluca, Mustafà bei governatore dell’Erzegovina, Ibrahim bei sangiacco di Bicchia, Mehemet effendi defterdar del tesoro di Bosnia, Mehemet bei sangiacco di Kerka, il cadì di Kliunosiani effendi, Jussuf effendi cadì di Ak-Rissar, Omer effendi cadì di Imoceca territorio di Clissa, Hussein effendi cadi di Chiol-hissare, Feisullah effendi cadì di Novessil, Mustafà bei mir-alem di Bosnia, Ferhad bei chiecaia dei registri di Bosnia, Mustafà effendi defterdar delli Timari, Abdulbachi effendi tescherezi di Timari, Abdul Kadir bei alai bei di Bosnia, Rustem bei alai bei di Erzogovina, Jussuf bei alai bei di Clissa, Alì bei alai bei di Jesurnich e delle compagnie di Grecia, Àchmed bei alai bei di Kostendil, Omer bei alai bei di Scutari d’Albania, Abdul Kadir bei alai bei di Ohro, All bei alai bei di Uskub, Haidar bei alai bei di Alaza- lussar, Ismail bei alai bei di Lizterm, Ibrahim bei di Berzerin, Issa bei e Ipsir bei già alai bei di Bosnia, Mustafà bei chiecaia di Zaussi e molti altri principali abitanti presso i confini, ed ivi