4 COMMEMORALI, LIBRO XXIX. così si usi con esso duca. Questi si adatta ai decreti di Massimiliano II e a quello n. 4 relativo a Toscana, ma chiede, come fu conceduto al granduca, il titolo d’ illustrissimo dalla cancelleria imperiale, e la facoltà al suo oratore di star coperto davanti all’ imperatore (v. n. 4). 4. (25) — 1578, Luglio 15. — c. 51. — Documento in cui si espone: l’imperatore (Rodolfo II) udì quanto ebbe a dirgli Giovanni de Borgia ambasciatore di Spagna a richiesta di Emanuele Filiberto duca di Savoia, e principe di Piemonte circa 1’ erezione della Toscana in granducato, e il posto in cappella a quell’ oratore. L’imperatore è sempre propenso a favorire il duca, ma i provvedimenti relativi a Toscana erano stati effettivamente e virtualmente emanati da Massimiliano II, nè il successore poteva mutarli. Savoia non ha motivi di lagno, nulla essendo stato menomato de’ suoi diritti e della sua dignità, come principe del-l’impero, nè come principe italiano. Se aderisse alle richieste, l’imperatore contradirebbe al decretato da suo padre e da sè stesso. E tutto ciò vuole sia comunicato al Borgia (v. n. 5). Dato a Linz. 5. (26) — 1579, Luglio 12. — c. 52. — Memoriale presentato all’ imperatore (Rodolfo II) dall’ ambasciatore del duca di Savoia (Domenico Belli). Dice che due anni fa il duca, con memoriale presentato al vicecancelliere Wichauser, espose all’imperatore il pregiudizio recatogli dall’assegnazione del posto in cappella al gran duca di Toscana, mentre esso duca doveva avere la precedenza sopra tutti i principi italiani, dopo Venezia. L’imperatrice fece sapere che era stato accordato al duca il titolo d’illustrissimo e facoltà al suo ambasciatore di stare a capo coperto davanti all’imperatore; del che esso ambasciatore ringrazia. Ma per mezzo del Borgia (v. n. 4) fece sapere non essere il suo signore soddisfatto di tali concessioni, e insta che gli sia accordato ciò che gli spetta come principe dell’ impero. 6. (27) — 1582, Aprile 23. — c. 52 t.° — Traduzione in italiano di memoriale presentato all” imperatore (Rodolfo II) per deliberazione fatta dagli elettori dell’ impero nel loro consesso. Massimiliano II concesse il titolo di granduca di Toscana a Cosimo (I de’ Medici), col consenso degli elettori, con riserva dei diritti di questi e dei principi dell’ impero. Appartenendo a questi il duca di Savoia, discendente dai duchi di Sassonia, e di più essendo vicario imperiale in Italia, gli elettori dichiarano dover esso avere la precedenza sopra Toscana; e pregano l’imperatore di aderire a tale giusta opinione (v. n. 5). 1643, Agosto 24. — V. n. 11, all. B. 1643, Settembre 11. — V. n. 11, all. G. 1644, Gennaio 2. — V. n. 11, all. E. 7. (7) — 1644, Marzo 23. — c. 25. — Edoardo Farnese, duca di Parma,