114 COMMEMORIALI, LIBRO XXX. Raba Jusuf, figlio di Mehemed ; Raba Mustafà, figlio di All ed Osman Celebi, figlio di Alì. — Tradotto ed inserto come il n. 140. — Dispacci Costantinopoli, filza 167. 139. (141) — 1703, Gennaio 24. — c. 327 (131). — Versione d’istrumento rogato in Galata da Abubecher figlio di Achmed, notaio. In esso si dichiara esser provato che il succo di limoni di cui è parola nel n. 137, era proprietà di Achmed bey. Sottoscritto da cinque testimoni turchi indicati col solo nome di persona e di padre. — Inserto come il n. 140. — Dispacci Costantinopoli, filza 167. 140. (136) — 1703, Febbraio 15 circa. — c. 317 (121). — Versione in italiano di ordine del sultano ad Hussein pascià di Valona ed ai cadi di Masrach. In seguito a reclamo dell’ambasciatore Soranzo, facciano render giustizia a Luca figlio di Vuco, da Dobrada, suddito veneto, che in Iesri Seme, territorio di Masrach, fu truffato da Hassan Baydar ed altri, di 30 zecchini e di merci caricate su legni di Matteo e Vincenzo di Nicolò da Dobrada. Dato in Adrianopoli. — Tradotto da G. B. Navon. — Inserto in lettera del Soranzo 23 marzo 1703, n. 85. — Dispacci Costantinopoli, filza 167. 141. (137) — 1703, Febbraio 15 circa. — c. 319 (123). — Versione simile alla precedente. Essendo naufragati presso Iesri Seme i legni comandati da Matteo e Vincenzo di Nicolò da Dobrada, Mustafà e Kalil doganieri di Valona fecero distruggere i navigli e sequestrare le merci imbarcatevi. Il sultano ordina che, in forza dei trattati, verificata la cosa, coll’ assistenza anche del chiaus Hassan, inviato da lui a Valona, i capitani danneggiati vengano risarciti. Dato, tradotto ed inserto come il n. 140. — Dispacci Costantinopoli, filza 167. 142. (138) — 1703, Febbraio ultimi giorni. — c. 321 (125). — Versione in italiano di ordine del sultano a Chazi Mehemet, capitan pascià. Avendo una fregata spagnuola corsara assalito nei dintorni di Nauplia un legno del Cairo comandato da Panno Scioto (di Scio ?), questi difendendosi catturò quella nave facendo schiavi 58 corsari ; sopraggiunta una nave della republica veneta, tolse questi ultimi al Panno, dichiarando che li consegnerebbe alle autorità turche in cambio di altrettanti prigionieri veneziani. Si comanda al destinatario di procedere al cambio predetto. Dato, tradotto ed inserto come il n. 140. — Dispacci Costantinopoli, filza 167. 143. (147) — 1703, Maggio 9. — c. 339 (143). — Versione del seguente documento : Al disposto dei trattati pei casi di questioni fra sudditi dei due stati ai confini, si fa seguire rapporto in cui Seifullah pascià di Bosnia espone alla Porta che certo Hussein, mercante di Mostar, si recò con altri colleglli a Venezia, ove vendute le merci, nel ritorno verso Ragusa su nave veneta, fu-