DOGI: SILVESTRO VALIER E ALVISE II MOCENIGO. 69 Milano durante la vita del re Cattolico se non col di lui consenso. — Premorendo al re di Spagna esso arciduca Carlo, senza figli, la parte assegnatagli passerà ad altro figlio o figlia dell’ imperatore (escluso il re dei romani) o ad uno dei figli di questo re a scelta dell’ imperatore. —- Seguono le garanzie pel conseguimento di quanto è stato stabilito col presente contratto e viene fissato il termi:ie per le risoluzioni della corte di Vienna. Firmati i plenipotenziari. N. B. Il detto esemplare fu mandato dall’ amb. in Francia Alvise Pisani con suo dispaccio 26 maggio 1700 N. 100. V. Du Mont. Corps universel cit. T. VII, p. II, p. 477 sgg. 119. (120). 1700, Marzo 3 e 25. — c. 326. — Versione in italiano del n. 118. 120. (121), — 1700, Ottobre 2. — c. 335 (289). — Versione in volgare di brano di testamento del re Carlo II di Spagna. Sussistendo, malgrado la rinunzia delle regine Anna e Maria Teresa, nella casa di Francia il diritto di successione al trono spagnuolo, dichiara di eleggere a suo successore il duca d’Anjou (Filippo di Francia) secondo figlio del delfino di Francia, al quale lascia tutti i suoi domini ; se questi premorisse o diventasse re di Francia gli sostituisce suo fratello duca di Berry (Carlo), e, nello stesso modo, a questo l’arciduca Carlo, e a costui il duca di Savoia. Esprime il desiderio del matrimonio del duca d’Anjou con un’arciduchessa per conservare la pace fra l’impero e la Francia. Vuole che il regno con tutte le sue dipendenze, tanto entro la Spagna che fuori, resti intero, nè mai venga smembrato. Comanda poi a tutti i suoi sudditi di conformarsi a tale sua volontà, facendo anche atti solenni di obbedienza al nuovo re, secondo l’uso dei vari paesi. I quali sono: Castiglia, Leon, Toledo, Galizia, Siviglia, Granata, Cordova, Murcia, Iaen, Algarvia, Al-gesiras, Gibilterra, Isole Canarie, Indie, « Isole e terraferma del mar Oceano del nord e del sud», le Filippine ed altre scoperte o che si scoprissero; per la corona di Castiglia e per quella d’Aragona: 1’Aragona, Valenza, Catalogna, Napoli, Sicilia, Maiorca, Minorca e Sardegna, poi il regno di Navarra, lo stato di Milano, i ducati di Brabante, Lussemburgo, la Gheldria, la Fiandra e quanto gli spetta nei Paesi Bassi, nonché tutto ciò che gli competesse per diritti di successione. Copia fatta a Madrid nel 2 novembre 1700. — Sottoscritta da don Antonio di Ubiglia e Medina, ed Antonio Ortiz d’Italora. V. Da Mont. Corps universel cit. T. VII, p. II, p. 485 sgg. 121. (122). — 1700, Ottobre 2. — c. 337 (291). — Versione simile alla precedente. Il re ordina che se alla sua morte il successore designato non fosse nel regno, sia tosto costituita una giunta di governo composta del presidente o governatore del consiglio di Castiglia, del vice cancelliere o presidente di quello di Aragona, dell’arcivescovo di Toledo, dell’inquisitore generale, di un grande e di un membro del consiglio di stato, coll’ assistenza della regina sua moglie