Dalla morte di Saint-Bon alla guerra mondiale 39 ha aggiunto pagine stupende alla sua storia gloriosa. La sua azione si è mirabilmente integrata con quella dell’Esercito, per la salvezza della Patria. Ho già accennato alla resistenza improvvisata sul Piave, nel novembre, quando plotoni di marinai, usciti da Venezia con lo strazio nel cuore per il crollo immane che pareva tutto travolgere, decisi a morire piuttosto che assistere allo strazio della divina Venezia caduta in preda del barbaro, si saldarono con gli eroi della III Armata, e contribuirono a formare quella barriera formidabile non tanto per i cannoni e i fucili e gli altri ordegni di guerra, quanto per la saldezza dei petti e per l’eroismo dei cuori ; barriera che permise il miracolo di evitare a Piazza San Marco la profanazione della bandiera gialla e nera. Nel dicembre, nei giorni in cui tutta l’anima nazionale era tesa verso le balze degli Altipiani e del Grappa, dove si svolgeva una lotta titanica, e quando tutti vivevano nell’ansia della buona notizia quotidiana che venisse ad alimentare la fede, ecco il bollettino portare un laconico annunzio : Luigi Rizzo, con una silurante, è penetrato nel porto di Trieste ed ha af-