DOGE NICOLÒ MARCELLO 213 dei mercanti veneti in C'affa (a richiesta di Caterino Zeno oratore veneziano ad Hassan Beg [Uzunhasan], ed inviato di questo al papa, all’imperatore dei Romani, a Ferdinando re di Sicilia, a Casimiro re di Polonia, a Mattia re d’Ungheria e alla Signoria veneta) da Costantino de Sarra maestro in arti liberali, coll’ intervento di Coza Goti armeno e di frate Giorgio dell’ ordine degli Uniti. Fatto in Caffa. — Sottoscritto dal de Calle. — Atti del detto Sarra not. imp. Allegato : (1473 ?), Agosto. — Hassan Beg re di Persia al doge Nicolò Trono. Espone come egli abbia battuto i turchi, guidati da Ottman, presso Erzengian (Arzinga) e come questi, dopo usciti dal regno, sieno rientrati e riusciti a prendere una rivincita, non però importante. Ora il re è in pace, ma conta riprendere le ostilità in primavera. Intanto mandò nelle provincie di Frac/i, Ufars, Cremant fino alla porta del Corclustan, e in quelle di Taharcram, Masanderam, Ghilan, Sarahat, Adirbaian e Bagdad per preparar genti. Assicura che non mancherà a’suoi impegni, raccomanda che Venezia non lo abbandoni, e che i suoi cittadini vadano in Persia. Caterino Zeno è informato di tutto. Data alla nostra porta, il di primo della luna di agosto, dell' anno 877 del— 1’ egira. 66. — 1473, Ottobre 26. — c. 78 (77). — Ferdinando re di Sicilia al doge Nicolò Marcello. In seguito a lettere ducali, a uffici della Signoria col suo ambasciatore Angelo de Hadria, e dell’oratore veneto Giovanni Emo con lui, quantunque riesca di grave danno a’ suoi sudditi, acconsente ad abolire rispetto ai veneziani il divieto dell’ importazione di panni esteri nel regno. Data nel castelnuovo di Napoli. — Sottoscritta dal re. 67. — 1473, ind. VI, Dicembre 10. — c. 78 (77) t.° — Investitura data dal doge, in rinnovazione della riferita al n. 5 del libro XII, del feudo di Lumezzane, dopo la morte del cav. Pietro Avogadro, ai costui figli Jacopo, e Lodovico Antonio, e ai nipoti Paride e Gaspare del fu Matteo e Onofrio del fu Francesco. In questa, il diritto di nominar vicarii e di render giustizia in Lumezzane è riservato a Lodovico Antonio suddetto e ai suoi discendenti maschi, giusta il testamento del cav. Pietro. Gli investiti prestano il dovuto giuramento nelle mani del doge. 1 Fatta nella sala delle due nappe del palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Febo Cappella, Michele Basilio, Domenico Belloni e Lodovico de’ Bracchi, segretari ducali. — Atti Clemente Tedaldini segretario ducale ed Antonio Belluccello not. imp. e due. Postilla in margine : 1775, Aprile 3. — Fu rilasciata copia del documento al N. U. Francesco Avogadro. — Sottoscritto B. Apostoli segretario. 68. — 1474, Febbraio 12. — c. 79 (78) t.° — Breve di Sisto IV papa a coloro che prendono parte alla spedizione marittima del doge di Venezia contro i Turchi. Concede indulgenza plenaria a tutti quelli che morissero combattendo in essa spedizione. Dato a Roma presso S. Pietro.