DOGE FRANCESCO FOSCARI 25 64. — 1449, ind. XI (sic), Gennaio 18. — c. 28. — Pietro da Campofregoso capitano generale a Genova e signore di Gavi ratifica la sua nominazione nel n. 38 (v. n. 63 e 65). Fatto in Genova. — Testimoni : Cattaneo del Fiesco e Battista di Feliciano Lazari, genovesi. — Atti Gian Andrea da Camogli not. imp. 65. — 4449, ind. XII, Gennaio 20. — c. 28 t.° — Bosio Sforza degli Atten-doli conte di Cotignola e Dolce conte di Anguillara, condottieri al servizio di Francesco Sforza, ratificano le nominazioni di essi fatte nei n. 38 e 42 (v. n 64 e 66). Fatto nel borgo di Landriano in casa di Antonio di Negro albergatore, residenza di Francesco Sforza. — Testimoni: Benedetto de’Reguardati da Norcia medico di Francesco suddetto, Domenico del fu Antonio de’ Ferufìni e Facino da Fabriano cancelliere del detto signore. — Atti Giovanni del fu Ambrogio degli Ulesi not. imp. ed apost. e cancelliere dello Sforza. 4448, Gennaio 20 (m. v ) — V. 1449, Giugno 16, n. 91. 66. — 1449, ind. XII, Gennaio 22. — c. 28 t.° — Brano d' ¡strumento della ratificazione fatta da Bernabò.....quale procuratore dei marchesi Malaspina di Godiclasio (Godiasco ?) (procura in atti di Simone di Antonio de’ Ferrari da Mon-tesegale not. di Pavia), della nominazione fatta di essi marchesi nel n. 38 (v. n. 65 e 68). Fatto in Godiclasio. — Testimoni: Antonio del fu Pietro Malaspina di Varzi, Antonio de’ Trovamali da Sale (?) abitante a Godiclasio ed Antonio detto Buscalia del fu Giovanni barbiere di Villa Cegni (Cengio ?). 1448, Gennaio 22 (m. v.). — V. 1449, Marzo 17, n. 75. 1449, Gennaio 22. — V. 1449, Marzo, 17, n. 75. 67. — 1448, ind, XII, Gennaio 24 (m. v.) — c. 31. — Ducale che fa sapere a tutti i rettori ed ufficiali veneti essere state date le seguenti risposte (delle quali ordina l’osservanza) ad istanze degli uomini di Acquate nel territorio di Lecco : I supplicanti, compresi gli abitanti di Balabio ed altri circonvicini, saranno esenti per 40 anni da gravezze, imposte, taglie ecc. ; potranno avere il sale in Venezia a 21 ducati il moggio. Saranno indipendenti affatto da Lecco. Si darà ordine ai rettori perchè, in riguardo dei danni patiti, quegli abitanti non siano troppo molestati dai loro creditori. Niu.io potrà avere azione giuridica contro i detti abitanti per pretese di salario, castellana, podesteria ecc. dal tempo del dominio di Pan-dolfo Malatesta in poi. Essi, in unione agli abitanti di Balabio e dei luoghi circonvicini, potranno eleggere un podestà o vicario con giurisdizione civile e criminale, mero e misto impero e diritto di spada nel territorio di Lecco; le cui sentenze saranno giudicate in seconda istanza dal podestà di Bergamo ; quegli abitanti non potranno esser chiamati davanti ad alcun altro giudice, salve le disposizioni contrarie del diritto comune dello stato. I possidenti nel circondario di Acquate con- COMMEMORIAI.I, TOMO V. 4