64 COMMEMORIALI, LIBRO XIV priano de’ Renaldini da Padova abate del detto monastero, Bernardo arciprete di Sacco dottore di decreti, Giorgio Priuli pievano de’ SS. Simeone e Giuda, Francesco Alberti di Venezia pievano di Carpenedo, fra’ Bartolomeo da Venezia dell’ordine dei predicatori, Pietro di Giovanni da Molino e i segretari ducali Lodovico Beaciani e Policreto de’ Cortesi. — Atti Francesco della Siega not. imp. segretario e cancelliere ducale, dagli atti del quale tratto e publicato da Michele de’ Grassi. 201. — 4451, ind. XIV, Giugno 26. — c. 75 (76) t.° — Patente ducale che dichiara rinnovata per un anno, dal 17 Maggio scorso, la condotta di Matteo da S. Angelo (rappresentato da Battista da Città di Castello suo cancelliere) ai servigi di Venezia. Data come ìi n. 196. 202. — (1451), Giugno 28. — c. 81 (80). — Breve di Nicolò V papa al doge. Dichiara aver sentito con soddisfazione da Ottaviano Pontano, tornato a Boma, la conclusione delle trattative col patriarca di Aquileia (v. n. 200). Essendo ora questo per visitare la sua diocesi, il papa chiede sia ben accolto a Venezia ed onorato come merita. Dato presso S. Pietro (anno V del pont.). 1451, Luglio 6. — V. 1452, Novembre 6, n. 247. 203. — 1451, ind. XIV, Luglio 17. — c. 87 (86). — Il doge fa sapere di avere, per deliberazione del Senato, pattuito quanto segue con Luca del fu Iacopo de Pasqualin nobile e con M(arino Contarmi) vescovo di Cattaro, oratori di quel comune e rappresentanti di Stefano Cernovich voivoda : Quest’ ultimo sarà capitano per Venezia nella Zenta superiore, in riconoscimento della qual dignità darà, nella festa di S. Marco d’ ogni anno, due astori al capitano veneto in Cattaro; ciò senza pregiudizio delle giurisdizioni della republica in quelle contrade. Si confermano al voivoda il possesso di tutto il suo patrimonio, le sue dogane e saline. Gli si accorda per sua abitazione in Cattaro una casa presa in affitto a spese dello stato. Sarà incluso coi suoi fratelli nelle paci che Venezia facesse col despoto di Rascia e cogli altri signori della Bosnia e dell’ Albania. Esso poi dovrà servire Venezia colle sue genti gratuitamente per due mesi ogni volta che sarà richiesto; il servizio ulteriore ai due mesi gli sarà pagato. S’egli avesse guerra con altri, i rettori di Cattaro e dell’ Albania gli daranno aiuto e favore. Egli e i suoi fratelli sono assolti per ogni offesa fatta a Venezia, e saranno tenuti per amici. La Signoria farà il possibile per ottenere dal duca di S. Sava (Erzegovina) la liberazione del figlio de! Cernovich, come fosse un nobile veneziano. Iurassimo e Coicino suoi fratelli con altri due nobili riavranno la provvigione che godevano pel passato. Il voivoda avrà 600 ducati 1’ anno di stipendio dalla camera di Cattaro. Egli si adoprerà a fare che la Zuppa ed altri luoghi del territorio di Cattaro tornino all’obbedienza di Venezia; solo dopo ot-