324 COMMEMORIALI, LIBRO XVII 196. — 1403, ind. XI, Aprile 22. — o. 140. — Istrumento in cui si dichiara che il papa Alessandro VI, Andrea Cappello (v. n. 192) ed Ascanio Maria Sforza Visconti, cardinale dine, di S. Vito, vicecancelliere di S. R. C. e legato a Bologna, procuratore del duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza (procura del 4 cori'., data in Vigevano) e di Lodovico Maria Sforza duca di Bari, per mantenere la pace in Italia pattuiscono : È stretta alleanza fra i contraenti per 25 anni, e più, a difesa dei comuni stati in Italia contro chiunque li assalisse non provocato. Durante l’alleanza il papa manterrà da 3 a 4000 cavalieri e da 2 a 3000 fanti, gli altri due alleati da 6 a 8000 dei primi e da 4 a 5000 dei secondi, ciascuno, a soccorso di quello ne abbisognasse. Niuno dei contraenti potrà far trattati o lega con alcuno stato italiano senza il consenso degli altri, e sempre con riserva della presente. È fatto luogo di aderire alla presente a tutti i potentati aventi stato in Italia. Le parti si nomineranno vicendevolmente entro due mesi i rispettivi collegati ed aderenti. Esse ratificheranno la presente entro un mese. In caso di guerra, non si farà pace o accordo che col consenso di tutti i collegati. Se alcuno dei partecipanti all’ alleanza e dei loro aderenti ne offendesse un altro, essa non s’intenderà violata, ma l’offeso potrà invocare l'intervento di tutti i collegati contro l’offensore, e questi saranno tenuti ad assisterlo. Avendo papa Innocenzo VIII lasciato in cattive condizioni le finanze della Chiesa, Venezia suplirà alle spese di stipendio per la condotta di Pandolfo Malatesta ai servigi del papa per 2 anni con 200 armigeri, e cosi i duchi di Milano e di Bari per altrettanto tempo e soldati sotto la condotta del signore di Pesaro e di Gaspare di Sanseverino. I contraenti si promettono vicendevolmente 1’ osservanza del presente sotto pena di 200000 ducati d’oro (v. n 197 e 213). Fatto in Roma nella camera nova del papa nel palazzo apostolico. — Testimoni : Giov. Antonio (da S. Giorgio) vescovo di Alessandria, Lodovico (Fenollet) vescovo di Capaccio, Bartolomeo (Flores) vescovo di Nepi e Bernardino da Lonato protonotario apostolico. — Sottoscritta dal papa, dal Cappello e dal cardinale Sforza. — Atti Filippo da PontecorVo not. della camera apostolica e scrittore apost., Stefano del fu Alessandro da Narni not. apost. ed imp. e Marco Beaciani not. imp. e segr. due. veneziano. 197. — 1493, ind. XI, Aprile 22. — c. 153 t.° — Istrumento con cui Andrea Cappello dichiara in nome della Signoria di Venezia che l’alleanza n. 196 non deve pregiudicare all’ amicizia e ai trattati che legano la republica con Carlo VIII re di Francia, i quali si hanno ad intendere riservati (v. n. 198). Fatto, sottoscritto, testimoni ed atti come nel n. 196. 198. — 1493, ind. XI, Aprile 22. — c. 154. — {strumento in cui il papa dichiara che l’alleanza n. 196 non deve pregiudicare all’amicizia e ai trattati che lo legano a Ferdinando ed Isabella re e regina di Casiiglia, Leon, Aragona, Sicilia, Granata ecc. ed al loro figlio Giovanni principe delle Asturie. Fatto, sottoscritto, testimoni ed atti come nel n, 196 (v. n. 197 e 199). 199. — 1493, ind. XI, Aprile 22. — c. 155. — Istrumento in cui il pieni-