DOGE AGOSTINO BARBARIGO 251 215. 1495, Agosto 12. — c. 250 (46). — Il duca di Milano ai mastri estraordinari delle sue entrate (in volgare). Fa loro sapere che in passato assegnò al conte di Gaiazzo la Corte de Cavalcabò nel Cremonese per lire 8000 jmp. 1 anno, dovendo l’eccedente della rendita andare a benefizio del tesoro ducale. Sapendo che la detta possessione fu affittata per somma maggiore, ordina loro di provvedere in argomento (v. n. 213 e 216). Data a Milano. — Sottoscritta da Alberto Farufini. 216. — 1495, Agosto 13. — c. 250 (46). — I mastri delle entrate straordinarie del duca di Milano agli affittuali dei beni della Corte de’ Cavalcabò (in volgare). Mandando copia del n. 215, i primi ingiungono ai secondi di pagare a loro l’eccedenza sopra le 8000 dell’affitto dovuto pei detti beni (v. n. 217). Data a Milano. — Sottoscritta da Bernardino Caslronus (Castiglione?). 1496. — V. 1503, Dicembre 3, n. 230. 217. — 1498, Settembre 27. — c. 251 (47). — Gianfrancesco di Sanseve-rino di Aragona, conte di Caiazzo a Bartolomeo Marchesi (in volgare). Rintracci e consegni a Pietro Antonio Bottino, suo cancelliere, tutte le ricevute per denari ecc. rilasciate dalla contessa moglie del mittente e ne faccia trar copia autentica dal-notaio Bettino da Dossena, dovendo mandarle nel regno di Napoli. Data a Parma (v. n. 216 e 218). 218. — 1501, Maggio 19. c. 250 (46). — I rettori di Cremona al doge (in volgare). Si scusano di aver tardato a rispondere perchè Giov. Battista Torelli volle procurarsi a Milano le prove dei diritti del conte di Caiazzo sulla tenuta di Castiglione, fra le quali accennano la più importante essere il n. 215; e le mandano (v. n. 208, 210, 216, 217 e 219). Data a Cremona. 219. — 1501, Maggio, 19. — c. 250 (46) t.* — Costituto (in volgare) di Bartolomeo Marchese abitante in Fengo (Cremona) davanti a Paolo Barbo podestà e a Domenico Bollani capitano a Cremona, sulle vicende delle affittanze della tenuta chiamata Corte di Madonna, dal tempo in cui ne assunse esso la conduzione (allora di proprietà di Bianca duchessa di Milano). Vi sono nominati : Giovanni del Mayno, Antonio Pissina da Castiglione not., Pietro Marchese, Pa-sino Locadello, Bettino di Pietrobuono, Francesco e Simone Vavassori, Boberto di Sanseverino, Edoardo Morbio di Pavia, Balzarino e Guglielmo da Colorno, Francesco ed Antonio figli di Bernabò (sic) di Sanseverino, Gian Francesco Sanseverino conte di Caiazzo, Gian Francesco Buffini cancelliere d esso conte, Antonio Gelfi, Antonio da Mariano e Michele Bonizo da Cremona, ambi mastri delle entrate di Milano, Pietro Antonio Botino da Parma cancelliere del conte di Caiazzo, e Venezia, Parma e il Genovesato (v. n. 219 e 221).