02 COMMEMORI ALI, LIBRO XIV' abbiano la quantità solita. I detti signori non permetteranno che nei loro territori siano sbarcate e, passino in Lombardia e in Romagna merci dell’ Oriente e di Romania (che si dichiarano), non dovendo queste venir esportate che da Venezia. Il presente verrà ratificato dalle parti entro un mese. Spirata, nel Settembre 1453, la convenzione che Venezia ha con Malatesta Novello signore di Cesena, relativa al sale di Cervia, gli Ordelaffi osserveranno tutte le disposizioni che la republica sarà per prendere circa quella derrata. L’aderenza qui stipulata non potrà mai obligare gli Ordelaifl ad ostilità contro il papa e la Chiesa (v. n. 194). Fatto nella sala di udienza dei savi di terraferma, nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Francesco della Siega cancellier grande e i segretari ducali Davide Tedaldini e Ulisse Aleoti. — Munito di bolla ducale d’ oro. — Atti Clemente di Davide Tedaldini. 1451, Maggio 20. — V. 1451, Aprile 16, n. 189. 194. — 1451, Maggio 21. — c. 86 (85). — Caterina, Cecco e Fino Ordelaffi al doge. Ringraziano per la conclusione del trattato n. 193 che dichiarano di accettare e ratificare. Si dicono pronti all’arruolamento dei 100 cavalli, e disposti ad assoldarne anche più senz’ aumento di stipendio (v. n. 347). Data a Forli. 195. — 1451, ind. XIV, Maggio 25. — c. 177 (176). — Corrado da Montereale dottor di leggi, Andrea de’ Popaiti da Pordenone e Luigi del fu cav. Carlo della Torre da Udine, giudici arbitri in causa fra Guglielmo Panchircher capitano coi comuni di Pordenone e di Cordenons, e i nobili Odorico e fratelli figli del fu Franceschino di Zoppola (compromesso in atti del notaio qui sottoscritto e di Pietro da Caneva), in esecuzione dell’ allegato, presenti Odorico da Aviano rappresentante il cav. Bernardo Tahenstain (Tanstanz) vicecapitano e Sebastiano da Montereale podestà a Pordenone, ed Odorico, Simeone e Nicolò fratelli di Zoppola, dichiarano: il censo da pagarsi da quelli di Zoppola pel diritto di pascolo sulla palude ricordata nella sentenza arbitramentale sarà di staia 4'/2 di sorgo; i «ignori di Zoppola potranno esigere dai loro sudditi della villa omonima un paio di polli per diritto. I Zoppola non approvano tal pronunziato, accettato dai rappresentati di Pordenone, e riservano i propri diritti. Fatto in Udine, in foro veteri, nella bottega di Alberto detto Piacentino speziale. — Testimoni: i nobili Viquardo del fu Giovanni Andreotti del castello di Udine, Guariento (Wargenlo) del fu Francesco di Percotto, Daniele del fu cav. Tristano di Savorgnano, Iacopo de’ Pitaculi da Venzone. — Aiti Daniele de! fu Antonio Lautter da Pordenone not. imp. e cancelliere di quel comune. Allegato: 1451, ind. XIV, Febbraio 15. — Il doge ordina a Iacopo Loredana luogotenente in Friuli di provvedere a che gli arbitri eletti come sopra definiscano le differenze restate a chiarire nella sentenza da essi pronunziata, e provvedano a far togliere i lismos posti nel fiume dai sudditi dei castellani di Zoppola. Data nel palazzo ducale di Venezia.