DOGE FRANCESCO FOSCARI 45 125. — 1450, Febbraio 11. — c. 65 t.° — Alfonso re di Aragona, di Sicilia di quà e di là dal Faro, di Valenza, Gerusalemme, Ungheria, Maiorca, Sardegna, Corsica, conte di Barcellona, duca di Atene e di Neopatria, conte di Roussillon e di Cerdagne, nomina suo procuratore fra’ Lodovico dez Puig claverio del-1’ ordine di S. Maria di Montesa e di S. Giorgio, suo commissario e consigliere, dandogli facoltà di nominare Leonello marchese d’ Este qual giudice arbitro per parte del re nelle questioni fra questo e Venezia, onde cessar con essa la guerra e venire a pace definitiva (v. n. 136). Data nel castello di Torre del Greco, presso Napoli. — Firmato alla registrazione : Arnaldo Fonolleda. 126. — 1450, ind. XIII, Marzo 4. — c. 55. — Ducale a Iacopo Antonio Marcello provveditore a Crema e ai suoi successori. Ad istanza di Luigi da Vimer-cate dottor di leggi, Giannino de’ Zurli giurisperito, Pantaleone de’ Cusati, Giovanni de’ Benzoni, Luigi de’ Bernardi, Rodolfo degli Alfieri, Golfino de’ Guin-zoni e Venturino de' Gambazocchi, oratori del comune di Crema, il Senato confermò il privilegio allegato, e fece dichiarazioni circa articoli del medesimo, e risposte a nuove domande come segue, ordinando 1’ osservanza ed esecuzione del tutto : Dichiarazioni: Fj accordata ai cremaschi esenzione per dieci anni da imbottature, taglie, prestiti, imposte, gravezze ecc.; non saranno tenuti per egual tempo a concorrere alla riparazione delle mura e delle fortificazioni. Si accordano a quel comune 1000 staia di miglio, da prendersi al prezzo corrente in Brescia e pagabili dopo tre anni. Gli abitanti stessi sono fatti esenti per due anni dal dazio della macina. Sulle mercanzie che esportano da Venezia e sulle produzioni dell1 industria cittadina pagheranno come i bresciani in Brescia. Risposte a nuove domande: È accordata la costituzione di un collegio di giuristi come nelle altre città dello stato. La procedura che si userà in Crema sarà quella che si pratica in Brescia. Si concede la derivazione di un canale dall’ Oglio per irrigare i terreni di quel territorio, salvi i privilegi di Brescia e i diritti dei particolari. È permessa una fiera franca annuale di otto giorni, da tenersi fuor di città, in fine di Settembre. A tutti gli emigrati e confinati lungi da Crema, dal 1403 in poi, nei riguardi delle prescrizioni giuridiche, non sarà valutato il tempo dell’ assenza. Allegato: 1449, Settembre 20.— Andrea Dandolo provveditore dell’esercito di Venezia fa sapere di aver dato le risposte seguenti a domande (esposte in volgare) del comune e degli uomini di Crema che fecero dedizione di quella città alla república: quel comune ed abitanti saranno salvi e sicuri nelle persone e nei beni e diritti in ogni luogo degli stati veneti. Si concede assoluzione a tutti gli abitanti di Crema e del suo distretto per tutti i delitti commessi fino ad oggi ; e così pure per danni dati ad altri col rovinar chiese, case ecc. Tutti gli esistenti al presente in Crema che vogliano partirne, potranno andarsene liberamente entro un mese, i ribelli entro 15 giorni. Gli ebrei di quella città saranno trattati come gli altri abitanti. Il sale si venderà come in Bergamo.