DOGE CRISTOFORO MORO 161 modo, sotto pena di multa e perdita di due mesi di stipendio. Gli alloggiamenti assegnati non potranno essere mutati senza licenza del capitano di Brescia. Non si daranno alloggiamenti e strami che per cavalli vivi. 11 letame dei cavalli sarà dato ai proprietarii degli alloggiamenti a sconto dell’ affitto. Non si daranno più di 6 carra di legne all' anno per lancia, e solo per cavalli vivi, e quelle saranno trasportate a spese di chi spetta. Il fieno e le erbe si paghino dalle milizie alla consegna a prezzo corrente. I paesani non siano costretti a dar fieno e strami alle milizie che già n’abbiano a sufficienza, ma esse, se ne vogliono, le paghino; cosi non siano costretti a dare alloggio ad armigeri aventi casa propria, nè a pagare affitto per essi; nè possano gli armigeri prendere.in affitto possessioni nel Bresciano. Ogni tre fanti abbiano due carra di legna 1’ anno. Segue annotazione (posteriore) che per deliberazione del Senato (5 Agosto 1169) invece delle suddette norme si osservano quelle contenute nel n. 170. 1467. — V. n. 87. 132. — 1468, Gennaio 6. — c. 107. — Ferdinando re di Sicilia ecc. a Ja. (*) vescovo di Ascoli suo oratore (in volgare). Chieda alla Signoria veneta che sia concesso ad una regia nave di portare per 1’ Adriatico a Fiume Bernardo Mata-redona inviato da esso re ; e si faccia dare la licenza in buona forma (v. n. 134). Data a Pozzuoli. — Sottoscritta dal re. l,*) Il vescovo di Ascoli di Puglia era, nel 1468, Giovanni Antonio Bucarelli. 133. — 1468, Gennaio 6. — c. 107 t.° — Altra copia della precedente. Segue annotazione che 1’ originale fu risposto nel banco del Consiglio dei dieci ubi ponuntur secreta. 1468, Febbraio 6. — V. 1468, Maggio 8, n. 141. 134. — 1467, ind. I. Febbraio 8 (m. v.). — c. 107. — Il doge a tutti i rettori ed ufficiali della república, e ai comandanti i publici legni. Salvocondotto per Bernardo Materodena (sic) inviato dal re di Napoli a Fiume e per la nave che lo porta, come è detto nel n. 132. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 135. — 1467, ind. I, Febbraio 17 (m. v.). — c. 107 t.° — Il doge ratifica ed approva la pace e rinnovazione di alleanza conclusa in Boma il 2 corrente fra il papa, Ferdinando re di Sicilia ecc., Galeazzo Maria duca di Milano, il comune di Firenze e la Signoria di Venezia (rappresentata da Pietro Morosini) e ne promette 1’ osservanza (v. n. 141). 1468, Marzo 15. — V. 1468, Maggio 8, n. 141. 136. — 1468, ind. I, Marzo 22. - c. 78 t.° — Condotta di Pino degli Ordelaffi signore di Forlì, rappresentato da Francesco de Bicci da torli dott. COMMEMORIALI TOMO V.