56 L’ ANTICO VENETO MAGISTRATO DEI BENI INCULTI «cultivar i luoghi aridi, et inculti a beneficio universale, et laude et gloria del Signor Iddio », decretavano di provvedere alla bonifica delle terre con lo scolo o con la irrigazione; se i Provveditori sopra i beni inculti che dovendo « andar in diversi paesi per veder di bonificar luochi inculti a beneficio pubblico et particu-lar » stabilivano di fare una elemosina ai poveri perchè avessero da pregare Iddio che li « inspiri a deliberare il meggio (meglio) » a « gloria prima del Signor Iddio, a honor della nostra Repubblica et beneficio de particolari (consorziati) » ; se quei Senatori e quei Magistrati potessero vedere le opere idrauliche, di bonifica, di irrigazione, compiute dagli italiani resterebbero soddisfatti e meravigliati. Regolazioni di fiumi e torrenti ; opere per la navigazione ; le bonifiche venete nuove compiute o per strappare alla palude sempre nuove terre, o a complemento di quelle iniziate dalla Repubblica ; le grandiose bonifiche emiliane ; le irrigazioni lombarde e piemontesi ed anche quelle venete seguenti le orme antiche ; le colmate toscane, e le opere che pur nel Mezzogiorno e nelle isole sono in corso di lavoro e di progetto, stanno a dimostrare che in questo campo i figli sono pienamente degni dei padri. E se questi vedessero i sacrifici che devono addossarsi gli odierni bonificatori per compiere l’opera di redenzione ; le pene cui devono assoggettarsi per ottenere il finanziamento occorrente ; gli sforzi che devono compiere per evitare che la spesa non superi l’utile ; l’opera vigile che devono svolgere per difendere i terreni bonificati da oneri fiscali eccessivamente gravosi ; la fatica cui devono assoggettarsi e la pazienza che devono sopportare per scuotere gli apatici, per persuadere gli increduli e gli ignoranti, dovrebbero manifestare la propria approvazione. Il seme gettato dai primi bonificatori ha dato frutti meravigliosi ; l’esempio ha creato una scuola degna di elogio: per