8 L’ ANTICO VENETO MAGISTRATO ALLE ACQUE Il Fiscale era un avvocato tenuto a sostenere le ragioni dello Stato nelle controversie in materia d’acque. A questo fine doveva esporre al Magistrato le sue opinioni sulle questioni insorgenti. L'Esattore del 5 per cento venne creato non perchè esercitasse il materiale ufficio di riscuotere, ma solo perchè avesse a soprain-tendere alla esazione del 5 per cento sulle eredità e del saldo per ducato delle sentenze. Doveva ricevere tutti i testamenti dai cancellieri inferiori e dai notai della città per rilevare tutti i legati sottoposti al pagamento del 5 per cento, prendendo nota dei legatarii e del residuario, compilando dei registri per alfabeto. Prendeva pure nota delle successioni ab intestato e delle sentenze sopra beni liberi o fide-commessi, e delle donazioni inter vivos sed causa mortis. Doveva sollecitare la presentazione degli inventari delle sostanze attive e delle passività, e consegnare poi le carte al fiscale per esame. Allo stesso spettava la sorveglianza del dazio della ben istrada degli offizi e del soldo per ducato delle sentenze e soldo per comandamento. Lo Stimador dei mobili era legato al precedente, incombendogli la stima dei beni mobili sottoposti alla tassa del 5 per cento. L'Esattore universale costituiva un secondo esattore del Magistrato. Non riscuoteva denaro, ma doveva, unitamente al Massaro, tenere in custodia le cose tutte che venivano consegnate dai magistrati, come porzione spettante all’ufficio delle acque dal ricavato dai contrabbandi. Era tenuto a tenere in regola le rendite del Magistrato, procurarne le affittanze, che le garanzie venissero prestate da ditte solvibili ; a tenere un elenco distinto dei debitori morosi per poter loro intimare il pagamento e procedere all’esecuzione dandone ogni settimana notizia al Savio esecutor. Non poteva avere alcun interesse nei dazi nè ricevere donativi. Doveva curare che fossero versati in cassa sollecitamente i denari,