l’ antico veneto magistrato dei BENI INCULT1 53 è anche indiscutibile che quasi tutta la materia dei Consorzi ha origine dal Magistrato dei beni inculti. Risulta dagli antichi atti che il Magistrato alle acque aveva ingerenza in tutto ciò che aveva relazione con i fiumi sboccanti nella laguna e provvedeva alla istituzione ed al governo dei Consorzi che con detti fiumi avevano rapporto sia per la loro sistemazione, sia per la immissione in essi delle acque dei comprensori consorziali, mentre il Magistrato sopra i beni inculti aveva giurisdizione su tutti gli altri comprensori, i quali erano la maggior parte. Interveniva però il primo quando la progettata sistemazione di qualche comprensorio, per la sua bonifica o per la sua irrigazione, aveva rapporto con i fiumi predetti. Come ai riguardi del Magistrato alle acque per meglio governare 1 ’ importante e vasta materia dei fiumi vennero istituiti i Provveditori sopra la regolazione dell’Adige, i Provveditori sopra la Brenta ecc., così ai riguardi del Magistrato dei beni inculti per meglio governare l’importante e vasta materia delle bonifiche e delle irrigazioni vennero istituiti i Provveditori sopra li Beni inculti del Trevisan et sopra l’adaquation delli terreni che ne ave-ranno bisogno^), i Provveditori sopra li beni comunali(2) ecc. Capo XI. È ammirabile l’opera compiuta dalla Repubblica Veneta nei riguardi delle acque e delle bonifiche, sia pel concetto tecnico che pel concetto legislativo ed amministrativo. Essa ha creato l ente Consorzio, che nei secoli eseguirà opere modeste e grandiose, redentrici della terra e dell’uomo; suggerirà norme legislative ; svolgerà pratiche iniziative ; risolverà intricate questioni ; condurrà a termine tormentosi finanziamenti ; (’) Decreto del Senato 12 ottobre 1560. (2) Decreto del Senato 6 ottobre 1574,